Pensionato il monsignore del caso lor II di Marco Tosatti
Torna in Venezuela Castillo: il Vaticano lo giubila appena compiuti i 75 anni Torna in Venezuela Castillo: il Vaticano lo giubila appena compiuti i 75 anni Pensionato il monsignore del caso lor II Dopo un lungo braccio di ferro col card. Sodano CITTA' DEL VATICANO. Oggi il cardinale Rosalio Castillo Lara sale sull'aereo che lo riporterà in Venezuela. E' stato uno degli uomini più potenti della Chiesa; toma nella sua terra di origine, dice, per fare lavoro pastorale nei paesi, da buon salesiano. Ma dietro questa scelta evangelica è possibile rintracciare uno scontro durissimo con 0 cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato, e una progressiva caduta in disgrazia che ha portato a un fatto praticamente senza precedenti nel mondo felpato della Curia. Ogni «ministro» del Papa, quando compie 75 anni, mette a disposizione l'incarico; così vuole la legge stabilita da Paolo VI. E normalmente viene lasciato al suo posto; per vari mesi, per un anno, per più anni. Ma la lettera di Castillo - 75 anni il 4 settembre - è stata accettata immediatamente, e subito al «Governatorato», si è insediato un successore, il cardinale Edmund Szoka, polacco di Detroit, uomo di conti e finanze, e molto vicino al Papa e al suo segretario, monsignor Stanislao Dziwisz. Il «Governatorato» - in pratica l'ente che amministra la Città del Vaticano - è l'unico cespite attivo, grazie ai musei, la numismatica, i francobolli del bilancio della Santa Sede. Era l'ultimo ridotto dell'impero di Castillo. Il cardinale venezuelano per qualche anno è stato l'uomo più potente del piccolo Stato, dopo il Papa. «Scv», la targa delle auto vaticane in realtà significa «Se Castillo Vuole»: così scherzavano, sottovoce, nei Palazzi, su «Monsignor Settebagni», alludendo a un presunto appartamento principesco del porporato. Castillo era Presidente del Governatorato; Prefetto dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l'ente che gestisce la «dote» finanziaria ottenuta dal Vaticano con i Patti Lateranensi; e Presidente della Commissione Cardinalizia di Controllo sullo lor, la Banca Vaticana. Mai nessuno aveva riunito tanto potere. Poi giunse il cardinale Sodano, ed esplose lo scandalo Sama-Bisignani. Al processo Cusani, Sama parlò di una «tranche» di 93 miliardi di lire, in Cct, depositata per un certo periodo allo lor. Sama affermò che all'Istituto per le Opere di Religione erano rimasti 10 miliardi. Castillo reagì immediatamente: nel 1991, disse, i soldi furono trasferiti in banche del Lussemburgo e della Sviz¬ zera. Allo lor - fu la sua tesi - restarono due o tre miliardi: il costo dell'operazione, e la quota destinata alle opere caritative. L'intera questione non fece una buona impressione, in Vaticano. Dette fastidio trovare lo lor di nuovo sui giornali; e l'irritazione crebbe, quando alcuni dei membri della Fondazione «Centesimus Annus», sponsorizzata da Castillo, ebbero problemi finanziari e giudiziari. E poi, quasi subito, ci fu uno scontro di principio, con il neo-segretario di Stato. Castillo confermò un funzionario lor, anticipando il verdetto della Commissione cardinalizia. In altri tempi, tutto sarebbe passato liscio. Ma segretario di Stato non era più Casaroli, il diplomatico Casaroli che «non fa niente a favore e niente contro», ma Sodano. Con rigore tutto piemontese il neosegretario di Stato volle che fossero rispettate le procedure. Convocò la Commissione dei Cardinali, votarono, e la nomina non si fece più. Castillo se la prese a morte, e non perse occasione per rimarcare il suo disappunto. Ma la «cipolla» del suo potere è stata sfogliata a poco a poco. Prima lo lor, poi l'Apsa, affidata a monsignor Lorenzo Antonetti. Restava il Governatorato. Probabilmente Sodano avrebbe preferito un'altra persona, al posto di Castillo; ma Szoka è polacco, e di italiani c'è già il segretario generale, monsignor Danzi, vicino a CI. Marco Tosatti Il cardinale venezuelano Rosalio Castillo Lara ha presieduto il «Governatorato» della Città del Vaticano
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Città Del Vaticano, Detroit, Lussemburgo, Venezuela
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