«Antincendio? Un optional»

le accuse le accuse «Antincendio? Un optional» RAVENNA. Per le camere iperbariche il sistema antincendio è un optional, come l'airbag nelle automobili: lo ha rivelato Pasquale Longobardi, direttore sanitario del Centro iperbarico di Ravenna, denunciando l'inesistenza in Italia di qualsiasi regolamento in questa materia. Un optional anche piuttosto caro: «La principale casa costruttrice italiana di camere iperbariche offre l'antincendio come optional al prezzo di 60 milioni, mentre per una "multicamera" ne costa 500-600», ha detto Longobardi, secondo il quale tutto quello che è stato fatto in questa materia «è il frutto delle conoscenze acquisite dai medici professionisti, soprattutto sulla scorta delle ferree normative vigenti negli Stati Uniti». «Se qualche anno fa comprare una camera iperbarica voleva dire un investimento superiore al miliardo, oggi bastano 500-600 milioni. E' inevitabile collegare l'abbassamento dei prezzi alla riduzione delle attrezzatura offerte, come quella antincendio che viene fornita a parte», dice Longobardi, per il quale «quanto fornito dalle aziende costruttrici è ormai ridotto all'osso». Le due camere iperbariche di Ravenna, per esempio, sono state comprate «vuote» da un'azienda di Bergamo, «poi le abbiamo riempite seguendo scrupolosamente i dettami Usa», ha precisato il direttore, che ha aggiunto: «Qui sappiamo che in caso di incendio in una delle nostre due camere gli ambienti e i pavimenti devono essere irrorati da 350 metri cubi d'acqua, 28 per metro quadrato al minuto». Per Longobardi, le lacune in materia di prevenzione sono assolutamente macroscopiche: «Per un qualsiasi macchinario in una struttura sanitaria occorre un manuale, una scheda tecnica e il certificato di omologazione Cee per essere dichiarato idoneo all'uso, mentre tutto questo non serve per una camera iperbarica». [Ansai

Persone citate: Longobardi, Pasquale Longobardi

Luoghi citati: Bergamo, Italia, Ravenna, Stati Uniti