Perquisite Mitsubishi e Toshiba

Scandalo «pizzo» Scandalo «pizzo» Perquisite Mitsubishi e Toshiba TOKYO. Si allarga a macchia d'olio lo scandalo delle estorsioni che sta travolgendo i vertici delle più grandi aziende giapponesi. Ieri mattina la polizia ha perquisito gli uffici della sede centrale della Toshiba e della Mitsubishi Electric, alla ricerca di altre prove su pagamenti illeciti di somme di danaro a estorsori che avevano minacciato di disturbare lo svolgimento delle assemblee degli azionisti. Le perquisizioni sono scattate all'indomani di nuovi arresti di dirigenti delle due società: un funzionario del dipartimento affari generali della Toshiba, Takeshi Watanabe, e il direttore della divisione affari generali della Mitsubishi, Yoshiki Sugiura. I due avrebbero ceduto al ricatto di un certo Terubo Tei, un estorsore confesso, pur di non avere problemi durante le assemblee degli azionisti. Il primo ministro Ryutaro Hashimoto non ha nascosto la propria preoccupazione per l'influenza negativa che lo scandalo potrebbe avere sulla Borsa già in crisi. Mentre le sue aziende hanno promesso la piena collaborazione con gli inquirenti, la Mitsubishi Motors ha annunciato le dimissioni del suo vertice: il presidente Takemune Kimura e il chairman Hirokazu Nakamura. Un direttore generale, Kastsuhiko Kawasoe, rileverà l'incarico di Kimura che diventerà invece consulente. La formalizzazione della decisione avverrà in occasione della prossima riunione del consiglio di amministrazione fissato per il 27 novembre. Perseguire le società che pagano il «pizzo» è stato un provvedimento introdotto negli Anni Ottanta in Giappone per combattere il fenomeno dilagante delle estorsioni, ma tagliare i legami tra imprese e crir minali si è dimostrato più arduo del previsto. Il Parlamento ha deciso tuttavia di insistere su queste linee e ha approvato all'unanimità un disegno di legge che prevede pene ancora più severe per i dirigenti che cedono al ricatto. [Agi-Ap]

Persone citate: Hirokazu Nakamura, Kawasoe, Kimura, Ryutaro Hashimoto, Takeshi Watanabe, Yoshiki Sugiura

Luoghi citati: Giappone