Chi ha visto il sindaco di San Pietroburgo?

L'ex primo cittadino era stato colto da infarto durante l'interrogatorio per uno scandalo L'ex primo cittadino era stato colto da infarto durante l'interrogatorio per uno scandalo Chi ha visto il sindaco di San Pietroburgo? Caccia a Sobciak e consorte MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Si delinea, di ora in ora, come una «grande fuga» l'odissea di Anatolij Sobciak. L'ex sindaco di San Pietroburgo, accompagnato dalla signora-onorevole (deputato della Duma) Ljudmila Narusova, è sparito rocambolescamente ieri in quel di Parigi dopo avere lasciato la Russia, altrettanto rocambolescamente, venerdì scorso. Sobciak era ricoverato, per i postumi di un infarto definito «grave» dai medici, nell'Accademia Militare di medicina di San Pietroburgo. L'infarto gli era accaduto mentre veniva sottoposto a un duro interrogatorio degli mquirenti che stavano indagando su un episodio di corruzione edilizia avvenuto nel periodo in cui Sobciak era sindaco. Episodio dal quale l'inquisito era emerso con una serie di appartamenti di proprietà personale, per sé e famiglia, e con una dacia talmente lussuosa che, vista qualche mese fa in tv, aveva provocato conati di bile in decine di migliaia di spettatori. Non risulta invece che Sobciak fosse inquisito per un'altra storia, non meno istruttiva: quella che lo vide protagonista in un aeroporto britannico, quando la polizia locale gli chiese di aprire la valigetta che portava a mano e scoprì che conteneva un milione di dollari in contanti. In quel frangente pare che Sobciak, allora ancora vicino a Boris Eltsin, sia riuscito a far mettere l'inchiesta in qualche cassetto del procuratore generale di Russia. Questo l'antefatto. La storia di questi giorni comincia il 7 mattina presto, con la moglie Ljudmila che si presenta alla clinica con la richiesta di dimettere il paziente. I medici fanno presente che lo stato dell'ex sindaco non consentirebbe l'uscita dall'ospedale, ma Anatolij e Ljudmila sono categorici. Il paziente formalizza la domanda di dimissione e la moglie prende su di sé la responsabilità per le eventuali conseguenze. Detto fatto si dirigono all'aeroporto di Pulkovo - e qui cominciano le vere sorprese - dove è appena atterrato un piccolo aereo privato proveniente da Helsinki con un equipaggio di due persone. Salgono e partono. Verso dove? I giornalisti della Itar-Tass cercano di saperne di più dalle autorità aeroportuali. Qualcuno dice che sono partiti per Parigi, qualcun altro afferma invece che sono saliti sul volo Aeroflot Peter-Shannon-New York. Le autorità doganali precisano che la signora Narusova aveva passato le formalità doganali con un biglietto per New York. Sobciak invece risulta essere entrato nel recinto aeroportuale a bordo di un'ambulanza. Per due giorni non si riesce a sapere granché di più. Alla Duma, interpellati dai giornalisti, gli uffici dicono di sapere che la deputata Narusova non ha comunicato ad alcuno il suo viaggio all'estero, sebbene di regola i deputati russi debbano lasciare detto dove vanno. Ma i portavoce del Parlamento fanno sapere anche che «la deputata Narusova si faceva vedere raramente alla Duma». Domenica Ljudmila telefona a un amico di San Pietroburgo, rimasto anonimo, per tranquillizzare: «Siamo a Parigi, Anatolij si è fatto ricoverato in un ospedale dove gli è stato assicurato l'aiuto di cui necessitava». Allora quelli della ItarTass - che devono avere avuto indicazioni precise dalla direzione: non mollate l'osso - chiamano l'ambasciatore russo a Parigi, Jurij Rizhov, che, guarda caso, è anche un vecchio amico di Anatolij Sobciak. Ma Rizhov dice che non ne sa nulla e mette le mani avanti: «Bisogna anche tenere conto che c'è il segreto clinico e questo non può essere violato». I segugi dell'agenzia ufficiosa russa riescono comunque a sapere, l'altro ieri, che Sobciak è ricoverato nell'ospedale americano di Neuilly, nella regione parigina. Ma quando vi giungono si sentono rispondere che un paziente russo di nome Sobciak non è incluso tra i ricoverati. Passano solo alcune ore e un funzionario dell'ospedale sussurra ai giornalisti russi, con preghiera di restare incognito, che Anatolij Sobciak e signora hanno lasciato letto e sedia «dopo una serie di esami». Il paziente si sentiva «bene». Non c'è stato bisogno di «alcuna operazione» al cuore, nonostante le voci che si erano diffuse in questo senso. Si vede che il volo San PietroburgoHelsiriki-Parigi ha rivelato insospettate virtù terapeutiche. Giuliette* Chiesa Lasciato l'ospedale in Russia, è partito per Parigi su un executive Qui finiscono le tracce JP ETE L'ex sindaco di San Pietroburgo, Anatolij Sobciak: si parla di una «grande fuga» dalla Russia