Dubbi sulle gole profonde di Enrico Benedetto

Dubbi sulle gole profonde Dubbi sulle gole profonde E c'è anche Parigi nel mirino di Zeroual PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Se Algeri bacchetta Roma, anche Parigi è nel mirino del regime. Il governo Zeroual rimprovera senza mezzi termini Lionel Jospin e la diplomazia transalpina per l'appoggio alla grande manifestazione - 25 mila in corteo, secondo le ultime stime - tenutasi lunedì sera. L'accusa è un classico: «interferenza». L'Algeria non gradisce che oltre a denunciare i massacri i francesi (maghrebini e non) s'interroghino sul ruolo eventuale giocato dall'establishment nei massacri. E le testimonianze dei misteriosi «Jussuf» nell'«Observer» e «Hakim» su «Le Monde» la fanno gridare alla campagna diffamatoria. «Dateci le prove, se esistono», ironizza Algeri. Il settimanale britannico e il quotidiano francese le fornirebbero volentieri. Ma qua- rantott'ore dopo le rivelazioni iniziali, la tesi che dietro le bombe nel metrò parigino ci fossero non gli ultra islamici bensì gli 007 di Algeri s'incrina. I riscontri, apparsi sulle prime attendibili malgrado qualche incoerenza, appaiono ormai contraddittori o addirittura fasulli. Iniziamo da «Jussuf». I «servizi» inglesi ne conoscono ormai il vero nome. Militare algerino, disertò nella tarda primavera '95. E gii attacchi terroristici sulla metropolitana iniziarono solo in luglio. Poteva davvero conoscerne i mandanti? La cronologia - e il grado - lasciano propendere per il no. «Hakim» rivela invece che l'ambasciata di Algeri a Parigi fornì l'esplosivo. Ribattono gli investigatori come gli ordigni (bombole per camping gas, con innesco artigianale) provenissero casomai da negozi o supermarket. Non regge, infine, l'ipotesi che Boualem Bensaid - lo studente in carcere quale «cervello» del piano omicida lavorasse per la Sécurité (Drs) algerina. Gli accertamenti continuano. Ma il giornale della rue Claude Bernard azzardava ieri una parziale retromarcia. Presentatosi come ufficiale superiore in fronda con Zeroual, «Hakim» non ha prodotto alcuna attestazione credibile che ne attestasse la carica. Un round per Algeri, dunque. La quale vorrebbe sfruttare il vantaggio screditando l'iniziativa dei cortei che a Parigi, Marsiglia, Lille, Bordeaux... hanno raccolto folla record e sponsor celebri, dalla canzone alla politica. Ier l'altro, la stampa algerina tacque - salvo poche eccezioni - gli happening in piazza. Ma sull'onda delle critiche, il francofono «Le Matin» adesso ne scrive per mettere in guardia i francesi. A suo avviso, la «commissione internazionale d'inchiesta» che i venticinquemila rivendicano avrebbe un solo fine: riabilitare il Fis. Zeroual preferisce rimanga fuorilegge. E forzargli la mano dall'estero significa interferire nella politica algerina, sostengono i media locali. Nessun rimprovero ai manifestanti. Ma sappiano - si dice - che i loro politici potrebbero volerli manipolare. E' chiara l'insofferenza di Algeri per il Nuovo Corso jospiniano. Mettendo termine agli equilibrismi diplomatici in cui eccelsero i suoi predecessori, il premier ps ha deciso che, pur senza accanirsi su Zeroual, è comunque necessario criticarne l'autoritarismo, le politiche liberticide e la scarsa trasparenza nell'informare i suoi concitadini, l'Europa, il mondo. 11 Quai d'Orsay ha ripreso con forza il tema. Nessun addebito preciso, ma una domanda imprescindibile. «Abbiamo bisogno di sapere che cosa succede in Algeria». La verità non è più quella ufficiale. Enrico Benedetto Il gasdotto Algeria-Italia, vi passa il 40% del nostro fabbisogno

Persone citate: Boualem Bensaid, Claude Bernard, Lionel Jospin, Zeroual