Bomba a Roma, paura nel Palazzo

Bomba a Roma, paura nel Palazzo Bomba a Roma, paura nel Palazzo A pochi metri dal comizio di Di Pietro e D'Alema tura sbucavano minacciosi cavi elettrici, una sveglia senza lancette, un timer elettrico, uno strano recipiente metallico. Una bomba! Pochi minuti dopo era la bolgia classica di queste situazioni: strada transennata, sirene e volanti da tutte le parti, i migliori investigatori sulla piazza a guardare straniti la sacca dell'esplosivo. E poi gli artificieri, di carabiniere scelto Nicola Schettino e il maresciallo Mario Panara, indossati gli scafandri, hanno cominciato la loro danza intorno allo zainetto. Prima con un robottino su ruote che si avvicina e «spara» un getto d'acqua violentissimo. Poi a mano, con un altro spara-acqua a pressione che ha disinnescato definitivamente l'ordigno. Ora il tutto si trova al centro investi¬ gazioni scientifiche dell'Arma, dove lo stanno sezionando e analizzando. Ma per un'ora, prima del segnale di scampato pericolo, e mentre la manifestazione delle Federcasalinghe proseguiva imperturbabile fino alle 18,30, in tutta la zona è stato il panico. Carabinieri che all'improvviso correvano via turandosi le orecchie. Dietro di loro la folla urlante dei curiosi che pensava di aver osato troppo a stare lì fino a quel momento. E' successo quattro volte in coincidenza con i getti d'acqua che «fanno il rumore tipico di una fucilata», spiegheranno più tardi, ridacchiando, i due artificieri. I quali, ma questo non lo diranno, in quei momenti hanno rischiato la pelle sul serio. «L'ordigno era rudimentale, con innesco elettrico a batteria da 12 volts. La suoneria della sveglia, priva di lancette, era collegata sulle ore 17,15 circa», precisa a sera il comunicato ufficiale della Questura. Ma non per questo la bomba è da sottovalutare. Anzi. «L'ha costruita uno che ha dimestichezza con gli esplosivi e con un certo tempo a disposizione», precisa il colonnello La Forgia. E gli investigatori, già ieri sera, stavano lì a guardare la precisione con cui è stato preparato l'involucro metallico dove era stipata la gelatina. Un parallelepipedo di ferro, ricavato da una imprecisata struttura metallica industriale. Questo involucro, però, non aveva un coperchio. E così gli attentatori hanno tagliato con una certa cura un pezzo di lamiera e poi l'hanno fissato ermeticamente alla scatola con delle lunghe viti. Insomma, anche se non si tratta di alta tecnologia, resta comunque un lavoro da artigiani del crimine. «Non hanno usato una scatola da biscotti», si limita a dire uno dei carabinieri sul posto. Ora partono le indagini. Secondo la Questura di Roma, è prematura ogni ipotesi. Anche il collegamento con il comizio di D'Alema e di Di Pietro è tutto da verificare. Ma i magistrati intervenuti sul posto - l'aggiunto Ormarmi, il sostituto Pietro Saviotti - lasciano capire che ben difficilmente l'obiettivo era il Palazzaccio. Per quanto il nomignolo la dica lunga sull'amore che i romani dimostrano, da sempre, per la magistratura. Francesco Grignetti LA BOMBA. Una sveglia; un detonatore elettrico; un involucro metallico; 1 chilogrammo di gelatina da cava. IL DISINNESCO. Il robot precede gli artificieri, che «bombardano» l'ordigno con getti d'acqua a 130 atmosfere per centimetro quadrato. I PRECEDENTI Via dei Sabini (Roma, '93). Un ordigno é scoperto su una «Fiat 500»: compongono l'esplosivo mezzo chilo di nitrato di ammonio più 5 chili di «Anfo», miscela detonante di gasolio e fertilizzante, [r. i.] La questura: «L'ha costruita una persona che ha molta dimestichezza con l'esplosivo e che ha avuto parecchio tempo a disposizione» ORE 15 ìf ~v ìì ìì h v In Via Ulpiano, un turista trova lo zaino con lo bombo e avverte i carabinieri di guardia ORE 15,40 La strada è transennata, vengono fatti allontanare i passanti ORE 16,15 Antonio Di Pietro e Massimo D'Alema passano a piedi a 30 metri di distanza dalla bomba ORE 16,40 Gli artificieri disinnescano l'ordigno CINEMA ADRIANO iilc0|f p I I V. MiDIONIGI COLONNA ORE 16,30 Inizio manifestazione della Federcasalinghe \ con Di Pietro e D'Alema ORE 17,15 Il timer era | \<lere l'ordigno a quest'ora Il timer era programmato per far espio- \}S^^^^^^0s: I A In azione il robottino-artificiere soprannominato Willy, con cui è stato disinnescato l'ordigno in via Ulpiano a Roma

Luoghi citati: Anfo, Colonna, Roma