IL POSTO DOVE FUGGIRE

IL POSTO IL POSTO DOVE FUGGIRE Per il ruolo del generale Mapache, che comanda le truppe controrivoluzionarie, Peckinpah scelse un vecchio amico, l'attore messicano Emilio Fernandez detto El Indio. Nel 1969 aveva già una certa età, appesantito e sfiancato da un'esistenza sfrenata, e nessuno avrebbe potuto immaginare, vedendolo in quel film, che Fernandez da giovane aveva prestato il suo corpo scultoreo per creare la statuetta dell'Oscar. C'è una vecchia foto scattata ad Acapulco che lo dimostra, ma Hollywood, ingrata, non si ricorda mai dell'Indio quando consegna gli Oscar. E' anche grazie ai film di Peckinpah e eh Sergio Leone, che tanti anni fa decisi di andare a vedere quanta differenza vi fosse tra l'immaginazione e la realtà. E in Messico, oltre a confermare che la realtà supera qualsiasi immaginazione, scoprii un cinema straordinario, in evoluzione continua, ricchissimo di idee e di grandi artigiani, che sono poi i veri pilastri di ogni buona pellicola. Che tutto ciò sia pressoché sconosciuto in Italia, è un peccato mortale. A Città del Messico megalopoli infinita, tutto diventa automaticamente «il più grande del mondo». Gli Estudios Churubusco, infatti, battono ogni record. Sono così vasti e laboriosi perché gran parte della produzione statunitense si gira qui, anche quei film che con il Messico non hanno niente a che fare: non è solo una questione di costi, ma di maestranze estremamente professionali e creative. Ce ne saremmo resi conto con Salvatores e Totti al momento di formare la squadra per Puerto Escondido ma, come diceva l'oste di quel film, «questa è un'altra storia»... Pino Cacucci

Persone citate: El Indio, Emilio Fernandez, Fernandez, Peckinpah, Pino Cacucci, Puerto, Salvatores, Sergio Leone, Totti

Luoghi citati: Acapulco, Città Del Messico, Italia, Messico