Il più grande razzo mai costruito

Il più grande rozzo mai costruito Il più grande rozzo mai costruito Progettato dal tedesco Von Braun, padre delle V2. Il primo lancio nel '67 QUEL giorno, al Centro spaziale Kennedy di Cape Canaveral, se lo ricordano ancora bene. Quando vennero scanditi i secondi finali del conto alla rovescia, al momento del «lift-off», sotto la piattaforma 39-A fu come veder apparire un'eruzione vulcanica. Alle 7 di mattina del 9 novembre 1967, tutta l'area della base spaziale si illuminò e un tremendo boato fece vibrare il suolo e tutte le strutture vicine come un terremoto. Se lo ricordano bene soprattutto i tecnici della rete televisiva americana Cbs, il cui tetto della cabina di ripresa, piazzato nella tribuna stampa a 5 chilometri e mezzo di distanza, crollò mentre il primo «Saturno 5», il razzo che doveva portare entro due anni uomini sulla Luna, si infilava attraverso le nubi, 30 secondi dopo il distacco da Terra. L'intensità del rumore fu paragonata all'eruzione del 1883 del vulcano Krakatoa, e l'onda di pressione generata dai 5 motori del primo stadio fu misurata a 1770 km di distanza dai sismometri di un centro di geofisica nello Stato di New York. Quella mattina di trent'anni fa iniziava ufficialmente la «missione Luna», poiché quello era il vettore in grado di portare in orbita terrestre un carico di 120 tonnellate (la capsula Apollo, il modulo lunare e il terzo stadio del razzo), e un'astronave (Apollo e modulo lunare) di 50 tonnellate verso la Luna. Quel lancio, di una missione definita «Apollo 4», si svolse senza equipaggio e per la tecnologia dell'era spaziale fu un debutto memorabile. Il Saturno 5 era un capolavoro di Werner von Braun, ingegnere missilistico tedesco, passato con gli americani dopo la sconfitta nel secondo conflitto mondiale della Germania nazista, che aveva sfruttato le sue genialità per lanciare i missili-bomba VI e V2 su Lon¬ dra e altre città nemiche. Von Braun, quando alla Nasa, dal 1958, gli diedero carta bianca per costruire razzi a scopi civili, infilò un successo dietro l'altro. Il razzo che lanciò il primo satellite artificiale americano, l'«Explorer 1», von Braun lo aveva battezzato «Jupiter» (Giove), e siccome nel sistema solare il pianeta successivo è Saturno, von Braun chiamò «Saturn» il successivo progetto per realizzare un razzo limare. Il programma, avviato nel 1960, vide dieci lanci di razzi «Saturno 1» che servirono per affinare le tecnologie di propulsione dei vari stadi, e per collocare in orbita carichi di 10 tonnellate. Fu poi sviluppato «Saturno 1-B», che inviò in orbita le prime «Apollo» con e senza equipaggio. Tutti i lanci furono un successo. Il Saturno 5 fece 13 lanci, tutti con successo, e fu poi abbandonato nel 1973, dopo essere stato usato per inviare in orbita il laboratorio «Skylab». Il motivo era che i costi di lancio erano troppo alti, e del grande vettore andava perso tutto. In quegli anni la filosofia dei vettori recuperabili, con lo space shuttle in avvio di realizzazione, predominava. Oggi, visto quanto costa un volo dello shuttle, in molti della Nasa si lamentano di non aver salvato 11 vettore lunare, almeno per effettuare lanci periodici, poiché con un solo vettore di questo tipo si collocano in orbita carichi sei volte maggiori di quelli che oggi possono portare in orbita i vettori più potenti di Russia, Stati Uniti, Giappone ed Esa. Non a caso si progetta il riutilizzo del vettore russo «Energhija» collaudato due volte con successo nel 1987 e 1988, per avere nuovamente a disposizione un razzo dalle capacità del mitico «Saturno 5» delle imprese lunari «Apollo». Antonio Lo Campo ; , TUTTI I LANCI DEL SATURNO 5 APOLLO 4 {9-11-1967) Primo lancio di un Saturno 5 con veicolo Apoilo senza equipaggio. Capsula recuperata nell'Oceano Pacifico. ^.o APOLLO «(4-4-1968) <e> ^ Secondo test senza equipaggio. Registrate oscillazioni verticali ,;,£> durante l'ascesa verso lo spazio, ma il vettore conferma il buon funzionamento del primo lancio. APOLLO 8(21-12-1968) Primo lancio Apollo con Saturno 5 e un equipaggio umano. Borman, Lovell e Anders vengono inviati verso la Luna dove effettueranno 10 orbite. APOLLO 9(3-3-1969) Primo volo con equipaggio del complesso Apollo (moduli di comando e di servizio) e modulo di atterraggio lunare, in orbita terrestre, con Me Divitt, Scott e Schweyckart. ) Missioni spaziali in videocassetta Chi è appassionato di astronautica e vuole rivedere molti dei filmati più importanti e spettacolari degli ultimi cinque anni, non ha che da procurarsi «L'ultima frontiera», quinta videocassetta della serie «Storia della conquista dello spazio» curata da Renato Cepparo. Il video (Cinehollywood, 48 minuti) è un aggiornamento dal 1991 al 1996 dei precedenti quattro volumi che, partendo dai primi Sputnik, trattano tutta l'astronautica (pur con qualche lacuna sulle missioni lunari Apollo). In questo ultimo video troviamo le missioni Tethered, la Mir, la riparazione del telescopio spaziale «Hubble», le sonde Ulisse, Galileo e Magellano, i satelliti Olympus, Soho, Ers, Sax e Meteosat. APOLLO 10(18-5-1969) Apollo e modulo lunare, con Stafford, Young e Cernan vengono inviati verso la Luna per la prova generale del primo sbarco. APOLLO 11 (16-7-1969) E' la prima missione di atterraggio lunare, che porterà Armstrong e Aldrin a sbarcare nella pianura del Mare della Tranquillità. In orbita lunare li attende Collins. APOLLO 12(14-11-1969) li i ) Il lancio più tormentato, li Saturno 5 viene colpito da una scarica elettrostatica, ma per fortuna resiste, e a bordo tutto torna normale per Conrad, Gordon e Bean, protagonisti del secondo sbarco lunare. APOLLO 13(11-4-1970) Oscillazioni al secondo stadio fanno spegnere prematuramente motore centrale, ma gli altri 4 e l'unico propulsore del terzo stadio aumentano il flusso, e Lovell, Haise e Swigert entrano in orbita terrestre. Ma esploderà un serbatoio di ossigeno dell'Apollo, e il terzo allunaggio fallisce. APOLLO 14 (31-1-1971) Primo lancio rinviato negli ultimi minuti, a causa del maltempo. Anche se con 40 minuti di ritardo, Shepard, Mitchell e Roosa vengono regoarmente spediti verso la Luna, per il terzo (questa volta riuscito) atterraggio lunare. APOLLO 15 (26-7-1971) Quarto atterraggio lunare di Scott, Irwin e Worden. I primi due stadi collocano in orbita terrestre l'oggetto più pesante finora lanciato: 130 tonnellate formate da terzo stadio e astronave Apollo. APOLLO 16(16-4-1972) Come un cronometro, il vettore lancia verso ìa Luna Young, Mattingly e Duke per il quinio allunaggio. APOLLO 17 (7-12-1972) Lancio più spettacolare: il primo (e unico) in piena notte. Alle 0,33 Cernan, Schmitt e Evans iniziano l'ultima missione lunare, e il vettore illumina a giorno Merritt Island. La luminosità viene rilevata a diverse centinaia di km, fino ai confini con il Messico. SKYLAB 1(14-5-1973) Ultimo lancio di Saturno 5, che con i primi due stadi colloca in orbita terrestre il laboratorio orbitante Skylab senza equipaggio. Skylab verrà raggiunto da tre equipaggi lanciati con vettori Saturno 1 -B SATURNO 1-B ' Peso a 1 lancio : 587 tonnellate ; Altezza • \ :'■ . • \ (con Apollo in cima): 68 m 6S .' " . Capacitor" 19 tonnellate in' orbita terrestre » Diametro: . 10,stadio 6,53 m 7 ' . '■ , 2° stadio 6,60 m . „ Spinta: 680 tonnellate " . , ^ SATURNO 5 ' ' Peso: '- • . 2984 tonnellate - ' • • * Altezza con Apollo: 1 1 I'm (1 09 con Skyjab) C.apacjtd: fiho d 1 50 tonnellate in orbita terrestre e 50 f in orbita lunare . Diametro: • "1° e 2° stadio 10 m ' ;. ■ 3° stadio (gid 2° stadio Salurnp']-B) _6;66.m :T Spinfa: • 3424 tonnellate . . •

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