Prima mostra in Canavese con preziosi reperti storici

BUROLO BUROLO I CIMELI DELLA GUERRA '15-18 Prima mostra in Canavese con preziosi reperti storici schere antigas, filo spinato, un'elica in legno, fotografie, elmetti, divise militari, mazze, bandiere, fucili, sciabole, spade e coltelli. Gli organizzatoli della mostra si dichiarano orgogliosi di ospitare la prima uscita di questi reperti. E citano, Come si combatteva nel '15-18 e un «pezzo» del Museo dell'Artiglieria con gratitudine, quanti hanno consentito l'attuazione dell'iniziativa: il vicecomandante della Regione Militare NordOvest, il comandante del Museo dell'Artiglieria, il presidente dell'associazione Amici del Museo. Il Museo Storico Nazionale di Artiglieria è un ente del Ministero della Difesa. E' l'istituzione più antica del genere oggi esistente e raccoglie esemplari rari (sovente unici) e importanti, che illustrano quale sia stata nei secoli l'evoluzione degli armamenti, per un totale di oltre undicimila reperti. La sua origine risale al 18 aprile del 1731 quando Carlo Emanuele III, Re di Sardegna, ne approvò la costituzione. Nacque dentro l'Arsenale, come luogo di raccolta di oggetti e strumenti particolarmente utili alla preparazione e agli studi dei giovani artiglieri. Quest'anno a Torino il Museo è reduce da due mostre significative e di successo: «Col ferro e col fuoco» e «Sebastopoli, la guerra di Crimea». La scelta di un piccolo centro come Burolo per la prima esposizione esterna dei reperti della prima guerra mondiale non è certamente casuale. Il paese ha una grande tradizione per quanto riguarda le celebrazioni del IV Novembre, come testimoniano alcuni preziosi filmini che saranno proiettati dopo l'inaugurazione della mostra: sarà così possibile rivedere alcune cerimonie commemorative del Cinquantenario e la consegna delle Croci di Cavaliere di Vittorio Veneto. La mostra sarà inaugurata domenica 2 novembre, alle 16, nel salone del Municipio in via Asilo 38. Resterà aperta fino a domenica 9 novembre compresa; è visitabile tutti i giorni dalle 20,30 alle 22. L'ingresso è libero. Mauro Revello A CIRBE' LE LEGGENDE DELLE VALLI DI LANZO Un turismo che sa di favola. In senso figurato, ma anche letterale se si tiene conto che è in cantiere una guida turistica con itinerari collegati proprio alle fiabe ambientate nelle Valli di Lanzo. Il filo conduttore è anticipato da una raccolta delle leggende fiorite in zona lungo i secoli: s'intitola «Le valli incantate», Edizioni Rocomel, e sarà presentata a Ciriè giovedì 6 novembre, alle 21, nel Centro socio-culturale di corso Nazioni Unite 32. L'opera - che si qualifica come libro d'arte - è illustrata (nelle foto, due esempi) da Dovilio Brero, affermato pittore di Monasterolo; testi di Francesca Preziosi Cossu, giovane scrittrice di Cuorgnè vincitrice del Premio Grinzane Cavour. H lettore, preso per mano da folletti, streghe, demoni e principesse, potrà riscoprire la leggenda del Ponte del Diavolo di Lanzo, simbolo delle Valli, che si vuole costruito in una sola notte da migliaia di demoni. Per passare al tesoro nascosto nelle montagne della frazione Martassina, vicino ad Ala di Stura, o a quello che l'infermo Re Romulo gettò in una spelonca del Rocciamelone e che mai fu ritrovato; fino ai sabba di streghe

Persone citate: Carlo Emanuele Iii, Cossu, Dovilio Brero, Mauro Revello