Gli Incontri della «Fuga» Trio Debussy al Politecnico di Gi. Gu.

I GIOVANI PEPICELLI I GIOVANI PEPICELLI Gli Incontri della «Fuga» Trio Debussy al Politecnico PROSEGUE al Piccolo Regio la rassegna «Incontro ai giovani» organizzata dall'associazione intitolata a Sandro Fuga. Venerdì 31 alle 21 il duo PepiceUi - costituito dai fratelli Francesco, al violoncello e Angelo, al pianoforte - propone pagine di Schumann, Brahms, Martucci e Casella. Ingressi a 15 mila lire; informazioni all'884.306. La chiesa di Santa Pelagia (via San Massimo 21) ospita alle 20,45 di lunedì 3 l'esibizione della pianista Ilaria Schettini (nella foto), interprete di un vasto programma classico e moderno comprendente la Fantasia K 475 e la Sonata K 457 di Mozart, la «Suite Bergamasche» di Debussy, tre preludi di Rachmaninov e la Sonata n. 3 op. 28 di Prokofiev. Ingresso libero; informazioni all'817.89.68. In settimana proseguono pure i cicli di concerti-conferenze: al Politecnico (corso Duca degli Abruzzi) è di scena il 3 novembre alle 18,20 il Trio Debussy, che esegue composizioni di Haydn, Beethoven e Schubert (ingresso libero); lo stesso giorno, ma alle 21,15; Roberto Cognazzo nella doppia veste di pianista e relatore, accompagna il soprano Angela Venturino in un itinerario attraverso le più celebri romanze operistiche ottocentesche (tel. 57.18.242). Nel santuario di Santa Rita giunge Jozef Sluys, l'interprete belga ospite del festival organistico internazionale: lunedì 3 alle 21 Sluys propone una nutrita serie di pagine poco conosciute, in gran parte scritte da autori fiamminghi come Pieter Cornet, Abraham van den Kerkoven, Lemmens, de Boeck, Tinel e Peeters. Ingresso a offerta libera a favore del Centro Torinese di Solidarietà. Un altro organista, il siciliano Marco D'Avola, anima il terzo appuntamento della rassegna di musica sacra organizzata dall'associazione Mythos presso la Cappella dei Mercanti in via Garibaldi 25 (martedì 4, ore 21). Il programma deDa sua esibizione comprende brani di Bach, Purcell, Bellini, Donizetti; l'ingresso è libero. [a. fe.J. DAUDET E L'OPERA Di Alphonse Daudet - l'eminente romanziere e drammaturgo provenzale che sarà ricordato da corrado Rolin al Piccolo Regio (ore 17,30) mercoledì 5 novembre - non si può certo dire che sia stato un uomo baciato dalla fortuna. Giunto al culmine della notorietà, muore a Parigi il 16 dicembre di cento anni fa, giusto in tempo per prendere atto del successo ottenuto da due opere ispirate ai suoi drammi e rappresentate curiosamente lo stesso giorno il 27 novembre del 1897. All'Opéra-Comique andò appunto in scena, grande protagonista Emma Calce, «Sapho», «commedia lirica in cinque atti» di Jules Massenet che in Italia arriverà nell'aprile del 1898 per essere rappresentata al Teatro Lirico di Milano; trionfali le accoglienze del pubblico, con particolare riguardo per Gemma Bellincioni, confermatasi cantante-attrice di rilevante spicco. E' ancora al teatro milanese che ci dobbiamo rifare per ricordare la «prima» dell'altra opera ispirata a Daudet. Opera molto singolare (è la sola con una protagonista che non compare mai!), «L'Artesiana» di Cilea vi viene infatti rappresentata con un tenore ventenne destinato alla celebrità: Enrico Caruso. Non era però la prima volta che de «L'Arlesienne» si era interessata la musica. In precedenza, l'I ottobre 1872, il parigino Théàtre du Vaudeville, aveva ospitato la «prima» del dramma di Daudet, con musiche di scena composte da George Bizet. [gi. gu.]

Luoghi citati: Italia, Milano, Parigi