VIDUA L'ESPLORATORE Convegno e mostra sabato alla Nazionale di Gianni Riotta

PERSONAGGI PERSONAGGI VIDUA, L'ESPLORATORE Convegno e mostra sabato alla Nazionale Sabato 25 alla Biblioteca Nazionale di piazza Carlo Alberto, Immagine per il Piemonte (tel. 0330 635076 e 661.36.62) inaugura alle 18 una mostra dedicata a Carlo Vidua (aperta fino al 15 novembre). Ma già dal mattino alle 9 si svolge la giornata di studio dedicata al grande esploratore. Fra i reattori Silvio Curto che traccia brevemente un ritratto di Vidua. SE non fosse esistito Carlo Vidua, nemmeno esisterebbe oggi il Museo Egizio di Torino». Questo potrebbe essere lo slogan della giornata di studi dedicata allo studioso casalese nato nel 1785. Come era già avvenuto in due analoghi convegni svoltisi nel 1965 e nel 1969, l'iniziativa promossa quest'anno dalla Associazione Immagine per il Piemonte, intende ricordare e far meglio conoscere una personalità che, grazie ai nuovi studi, si rivela sempre più complessa e importante per la storia della cultura, non soltanto piemontese. Nato nel 1785 a Casale Monferrato, Vidua è figlio del conte Pio, per vari anni ministro dell'Interno. Seguace fin da giovane degli ideali libertari di Vittorio Alfieri e mal sopportando il clima conservatore dominante all'epoca, Vidua comincia a viaggiare, percorrendo tra il 1818 e il 1821 Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Russia, Turchia, fino a raggiungere l'Egitto. Al Cairo nel 1820 incontra Bernardino Drovetti, un piemontese diventato console di Francia in Egitto, che lo informa di avere raccolto una grande collezione di antichità egizie e di averla offerta ai Savoia. Vidua si propone come intermediario e avvalendosi delle sue conoscenze in alto loco, nel 1820 riesce a far firmare il contratto di acquisto al re Vittorio Emanuele I; sarà poi Carlo Felice nel 1824 a costituire a Torino, nel palazzo dell'Accademia delle Scienze, il Museo Egizio, il primo del genere esistente al mondo, ben presto emulato da Parigi, Londra, Berlino e il Cairo. Dopo avere avviato questa lungimirante impresa, Vidua riprende a viaggiare e compie lunghi soggiorni prima negli Stati Uniti, poi in India, in Cina e infine in Oceania, dove si ferisce e muore nel 1830, durante una esplorazione nel mare di Celebes. Silvio Curto TRANSFERT DA FREUD A LACAN Transfert: il fenomeno è noto ed il vocabolo spesso abusato e storpiato. Il termine ha quasi perduto il suo significato originario e la sua «storia», le sue implicazioni filosofico-cliniche. Tra le definizioni figura quella di «fenomeno descritto dalla psicanalisi, consistente nel trasferire, da parte di soggetto neurotico, un suo contenuto psichico nella persona del suo psichiatra o di altri individui a lui prossimi». O, ancora, si parla di un processo psicoanalitico detto anche «traslazione», attraverso cui il paziente indirizza sull'analista pulsioni e desideri inconsci, originariamente rivolti ad altri e, principalmente, alle figure parentali». Non mancano distinguo tra il «transfert positivo o negativo» a seconda della valenza di stati affettivi che ne sono oggetto, mentre altrove si segnala che l'analisi del transfert è momento fondamentale della terapia psicanabtica. Chi volesse approfondire, oltre a significati ed etimologia del termine (che de¬ riva dal latino «transferre», trasferire) anche notizie storiche e delucidazioni teorico-pratiche, può iscriversi ai seminari dell'Antenna di Torino del Campo Freudiano (via Santa Giulia 80, tel. 817.88.90), che dedica il proprio anno accademico '9798 al transfert. In programma dal 25 ottobre al 31 gennaio, 0 seminario condotto da Rosa Elena Manzetti su «Sigmund Freud e la scoperta della psicoanalisi»: si percorreranno «le tappe che nella psicoanalisi vanno dalla caratterizzazione negativa del transfert alla considerazione di esso come 'finzione' feconda». Le lezioni si svolgono alla Campus di via Rattazzi 4 dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 18. Seguirà, dal 6 dicembre al 16 maggio, un corso su Lettura e commento del «Seminario libro Vili, Le transfert di Lacan». A marzo, «Seminario di introduzione alla lettura di Jacques Lacan», con gruppo di lavoro. L'iscrizione ai tre corsi costa 550mila lire (300mila per gli studenti), [s. f.] GIANNI RIOTTA AL LAVAZZA «Il principe delle nuvole» sarà ospite del Caffè Lavazza di via San Tommaso 10, martedì 28 alle 21,30. Di lui parleranno Gianni Riotta, che gli ha dato la parola e la vita nel suo ultimo romanzo edito da Rizzoli, Carlo Rossella, Gianni Vattimo e Gina Lagorio. Il romanzo è ambientato a Palermo. Il protagonista è un colonnello., in pensione, appassionato di strategie belliche e profondo conoscitore di tutte le grandi battaglie storiche. Nella sua carriera, però, non ha mai potuto scendere in campo perchè viene nominato storico ufficiale delle forze armate italiane. Finalmente, quando è a riposo, riesce a condurre una singolare scarmuccia contro i briganti e la mafia a difesa dei contadini. Gianni Riotta (nella foto), editorialista del Corriere della Sera, ha già pubblicato «Il cambio di stagione» (Feltrinelli); «L'ultima Dea» (Feltrinelli); «Ombra» (Rizzoli). E' il terzo ospite degli appuntamenti or-