Un americano e il terrorismo

Spettacoli I FILM DI OGGI IN TV Un americano e il terrorismo anno del terrore 1991, alle 22,45, su Retequattro; due: 109' Regia di John Frankenheimer con Andrew McCarty, Sharon Stone, Valeria Golino. E' il 1978. Un giornalista americano, in Italia per la professione, pensa di scrivere un libro sul terrorismo di casa nostra. Finisce però in carcere. Ricostruzione con spericolate forzature per disegnare i giorni cupi dell'omicidio Moro. Il giornalista intepretato da McCarty si aggira per Roma e conosce donne ambigue come Sharon Stone o estremiste disperate come la Golino. In più ha a che fare con poliziotti ottusi e sbandati. Osteggiato a lungo per il taglio sommario e romanzesco, oggi dopo anni forse incuriosisce più che altro per sapere come gli americani hanno visto questo periodo difficile della nostra storia. poliziotti 1994, alle 20,50, su Raidue; due: 90' Diretto da Giulio Base con Claudio Amendola, Michele Placido, Kim Rossi Stuart. Due poliziotti sono incaricati di piantonare in ospedale un pe¬ ricoloso detenuto. Ma una notte uno dei due agenti si allontana e il criminale fugge. Crudo realismo con qualche concessione all'americana per raccontare la vita del poliziotto e d'un ladro nella Roma notturna. Storia vera e drammatica che però non convince. philadelphia 1993, alle 21, su Canale 5; dur.: 119' Di Jonathan Demme con Tom Hanks, Denzel Washington. Un avvocato gay scopre di avere contratto l'Aids. Viene licenziato con un pretesto. Allora si rivolge a un collega per riottenere il suo lavoro. Un eccellente Hanks in un accorato film-denuncia sulla piaga di fine secolo per alcuni; per altri solo «un melodramma sulla malattia che ha fatto epoca». otello 1986, alle 22,50, su Raiuno; dur.: 118' Regia di Franco Zeffirelli, con Placido Domingo, Katia Ricciarelli, Justino Diaz, Urbano Barberini, Petra Malakova, Massimo Foschi, Remo Remotti, Sergio Nicolai. Libera versione dell'opera di Giuseppe Verdi, con l'aggiunta di alcune danze e con alcuni tagli (manca totalmente la «Canzone del salce»), che accosta cantanti veri ad attori doppiati. La storia dell'uxoricidio compiuto da Otello (Domingo), reso geloso dal perfido Jago (Diaz), è messa in scena con sfarzo coreografico da cinema formato esportazione (e difatti produce la Cannoni. «Celate e gabbie ferrigne, quasi a significare la trappola mortale in cui il moro geloso e folle andrà a rinserrarsi come una bestia braccata».

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