«Non c'è nulla di deciso sullo sdoppiamento Fs»
Sulla Tav i sindacati chiedono certezze Sulla Tav i sindacati chiedono certezze «Non c'è nulla di deciso sullo sdoppiamento Fs» Burlando smentisce le indiscrezioni «Studiamo come lavorare coi privati» NAPOLI. L'Ente Fs non si sdoppia, non per il momento. Il ministro dei trasporti Claudio Burlando ha smentito ieri le notizie su una scissione delle Ferrovie in due società, una delle quali aperta ai privati, quotata in Borsa, e destinata a gestire l'Alta Velocità e gli Intercity. Parlando con i giornalisti, prima di partecipare ad un incontro elettorale del Pds il ministro ha detto che «i giornali hanno pubblicato notizie non vere». Le Ferrovie stanno esaminando il rapporto con i privati, ma una decisione su questo tema non è all'ordine del giorno. Si vedrà tra qualche settimana, forse tra un paio di mesi, ma non si tratta di una decisione di oggi, anche se è noto che stiamo verificando se la struttura attuale della Tav, cioè del progetto per il treno ad alta velocità, sia adatta o meno a realizzare un progetto di quelle dimensioni e stiamo valutando il rapporto con i privati». Quanto ai tempi di realizzazione del Treno ad alta velocità Burlando - che questa sera si è recato ad Afragola (Napoli), futura stazione di Porta della TAV - ha ammesso che «ci sono difficoltà operative». «E' certo, però - ha aggiunto - che il progetto di quadruplicazione della dorsale è cosa fatta e possiamo ormai dire con certezza che tra quattro-cinque anni sarà pronto l'intero raddoppio della linea Napoli-Milano». Molto prima ha concluso Burlando - sarà pronta la tratta Napoli-Roma». Anche le Ferrovie hanno precisato con una nota che la riorganizzazione della Tav «è attualmente allo studio ma che finora non esistono altro che ipotesi di lavoro: qualunque anticipazione circa assetti societari futuri o circa possibili elaborazioni di business pian non può perciò riferirsi ad altro che a documenti preliminari alla definizione dei programmi che dovranno poi essere valutati nelle diverse sedi istituzionali e di confronto». I sindacati sono in allarme e hanno deciso lo stato di agitazione. Secondo quanto si è appreso, a preoccupare maggiormente è il futuro assetto dell'azienda che le Fs non hanno ancora reso ufficiale. I dipendenti della società, dopo un'assemblea, hanno richiesto alla direzione un incontro in tempi rapidi, cui parteciperanno i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, in modo da ottenere le necessarie informazioni sul nuovo assetto dello schema giuridico-organizzativo del progetto. I dipendenti temono per gli effetti che la trasformazione della società per l'alta velocità potrà avere sulle prospettive di lavoro del personale e hanno sollecitato i vertici, «disinteressati», ad instaurare un corretto rapporto con il sindacato.
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