E il Senato approva le nuove aliquote

E il Senato approva le nuove aliquote E il Senato approva le nuove aliquote Sconti alle imprese in difficoltà, più poteri ai Comuni ROMA. Via libera al decreto legge che rimodula le aliquote dell'Iva, allineandole a quelle europee: l'aula del Senato lo ha approvato con 129 sì, un no e tre astenuti. Durante il voto elettronico ieri pomeriggio a un certo punto è mancato il numero legale e il presidente del Senato Mancino ha dovuto aggiornare il voto alla serata. Il decreto, che fa parte della manovra Finanziaria per il '98, deve ora passare all'esame della Camera. Dalla revisione delle aliquote sono attesi 5700 miliardi l'anno prossimo. Secondo il ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, questo provvedimento contribuirà a «stabilizzare il gettito fiscale». «E' stato operato - ha detto - un riequilibrio tra imposte indirette e imposte dirette, sulle quali noivsiipuò più insistere)», Visco ha, poi, spiegalo che la scelta eli anticipare il decreto a ^ottobre è stata «prudente»; un eventuale posticipo avrebbe/ÀiHfSt^iTpòtuto comportare «un aumento anticipato dei prezzi da parte degli operatori». E il temuto impatto sull'inflazione? «Sarà parecchio inferiore alle attese», è stata la risposta. Intanto, il sottosegretario alle Finanze, Giovanni Marongiu, ha anticipato che il governo sta studiando delle misure di compensazione (che saranno probabilmente inserite nel disegno di legge collegato alla Finanziaria) per i settori tessile e calzature per i quali il decreto ha aumentato le aliquote (al 20%). Come si configura, dunque, la nuova Iva? Per prima cosa, il decreto riduce da quattro a tre le aliquote, eliminando quella del 16%. In questo quadro, ferma restando quella del 4%, è stata elevata al 20% l'aliquota ordinar ria (prima al 19%). L'aliquo&del 16% sconi'M pare e i prodotti prima assoggettati a que^è'Un'altra modifica è costituita dalla facoltà sta in parte scendono al 10%' e in parte sai gono al 20%. Entrato in vigore il primo otto bre il provvedimento porterà già quest'an no un gettitG;di"2£>00 miliardi. - Iva al 4%. éSrifè ricompre^ in qugsta cate goria latte, pane,.^burro, olip, pasta, pomo dori, frutta firtìBcàrdrtaggi, legumi, giornali. Iva al 10%. Si applica a carni, salsicce, uova, tè, riso, pesce, zucchero, cioccolata, gas metano per cottura dei cibi, estratti di carne, cornflakes, salse preparate, spezie, minestre, trasporto pubblico urbano. Iva al 20%. E' la più alta ed è adottata per vino, birra, alimenti per cani e gatti, piante ornamentali, pelli, astici, ostriche, dischi, cassette, videocassette, sapone, abiti, calzature, farmaci per automedicazione, prodotti omeopatici, apparecchi fotografici, materiali per l'edilizia. Le modifiche del Senato. Le novità introdotte sono poche. La principale riguarda la possibilità per le imprese in difficoltà e sottoposte a procedure concorsuali di pagare l'Iva senza interessi e sanzioni ed, eventualmente, in modo scaglionato. data ai Comuni di non riscuotere alcuni tri buti minori se le spese di riscossione sono superiori al gettito (come la tassa su innesti ^,^iB^ir4e|^i^9^«9ti di ga^«^^a^wed- \ ?:èféi±ricità é la cós^detta tassa suH'Òmbràj;il decreto prevede-j, poi, che l'Iva, sulla ce$ estere vada pagata in Italia e che l'imposta sui giardini diventi totale e non più della metà come previsto in precedenza per le aree con una superficie superiore ai 200 metri quadri. fr. e. s.] e ? o . l r M ^è'Un'altra modifica è costituita dalla facoltà . , , i , Iva al 20%. E' la più alta ed è adottata per vino, birra, alimenti per cani e gatti, piante ornamentali, pelli, astici, ostriche, dischi, cassette, videocassette, sapone, abiti, calzature, farmaci per automedicazione, prodotti omeopatici, apparecchi fotografici, materiali per l'edilizia. Le modifiche del Senato. Le novità introdotte sono poche. La principale riguarda la possibilità per le imprese in difficoltà e sottoposte a procedure concorsuali di pagare l'Iva senza interessi e sanzioni ed, eventualmente, in modo scaglionato. data ai Comuni di non riscuotere alcuni tri buti minori se le spese di riscossione sono superiori al gettito (come la tassa su innesti ^,^iB^ir4e|^i^9^«9ti di ga^«^^a^wedr«| - \ ?:èféi±ricità é la cós^detta tassa suH'Òmbràj;:']' il decreto prevede-j, poi, che l'Iva, sulla ce$ estere vada pagata in Italia e che l'imposta sui giardini diventi totale e non più della metà come previsto in precedenza per le aree con una superficie superiore ai 200 metri quadri. fr. e. s.]

Persone citate: Giovanni Marongiu, Mancino, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Italia, Roma