Sassi-killer, un altro buco nero Spariti 25 verbali dell'inchiesta

Tortona: nuovo colpo di scena allunga i tempi del processo per la morte della Berdini Sassi-killer, un altro buco nero Spariti 25 verbali dell'inchiesta Tortona: nuovo colpo di scena allunga i tempi del processo per la morte della Berdini TORTONA DAL NOSTRO INVIATO Alla fine, fatti i conti davanti al giudice, nell'inchiesta sul delitto del cavalcavia mancano all'appello 25 atti, tra interrogatori e confronti. Un buco nero in cui potrebbe essere finita praticamente la metà del lavoro svolto in dieci mesi di indagine dal procuratore di Tortona Aldo Cuva, ora sostituito dal procuratore aggiunto di Torino Maurizio Laudi. E le ultime battute dell'inchiesta sulla morte di Maria Letizia Berdini, giunta alla soglia dell'udienza preliminare, raccontano che prima di arrivare al processo ci vorrà ancora del tempo. Il tempo necessario alla procura di Milano per capire se Cuva iscritto nel registro degli indagati dal pm Giovanna Ichino - è davvero colpevole di falso per soppressione e di violenza e minacce per costringere a commettere un reato. Cioè di aver in qualche modo pilotato gli interrogatori e manipolato (o fatto manipolare a chi era incaricato della sbobinatura) le registrazioni originali degli interrogatori degli indagati. E il tempo necessario a Laudi e al sostituto procuratore Giuseppe Ferrando (che per decisione della procura generale sostituisce Michela Fenucci, braccio destro di Cuva) per trovare il bandolo della matassa dell'inchiesta che si trovano a dover mandare avanti. Ieri Laudi ha consegnato al gip Gullino l'elenco delle trascrizioni originali che mancano agli atti. Che sommate a quelle già elencate dai difensori, portano a una cifra di 25 (su sessanta totali). La questione non è da poco, se si considera che i verbali riassuntivi (quelli sì presentati da Cuva) non sono utilizzabili so assieme non viene allegata la cassetta originale e la relativa trascrizione, completa. E che mancano atti fondamentali come gli interrogatori (quattro su cinque) resi da Roberto Siringo, l'unico rimasto tra i rei confessi. Su questo punto, e sulle perizio tecniche ordinate sia dalla procura di Milano che dal gip di Tortona, si gioca ora il futuro del processo. Ieri il gip Gullino ha affidato all'ingegnere Giorgio Falcucci la perizia su alcune bobine in odore di manomissione. Un'altra perizia verrà affidata ufficialmente il 5 novembre a Raffaele Pisani, dell'Istituto Galileo Ferraris di Torino. Il tecnico dovrà accertare se ci siano stati tagli o altre manipolazioni sulle cassette registrate. L'interrogatorio in questione è fondamentale: si tratta di quello reso da Loredana Vezzaro, ex teste fondamentale dell'accusa (fino alla sua definitiva ritrattazione) nella notte tra il 19 e il 20 gennaio. Quella sera la ragazza venne sentita per alcune ore come semplice testimone, per poi passare al ruolo di imputata (e perciò affiancata da un avvocato). Ma di quelle prime ore trascorse nella caserma dei carabinieri di Castelnuovo Serivia resta una traccia per lo meno sospetta. Un verbale e tre bobine che sarebbero state tagliate, o comimque manomesse. Da chi, dovrà accertarlo la procura di Milano. Ieri Cuva è stato interrogato per circa 4 ore dalla dottoressa Ichino. Il procuratore di Tortona è anche stato messo a confronto con due suoi ex collaboratori, indagati come lui (si tratta delle sorelle Concetta e Melissa Staltari, incaricate delle trascrizioni delle cassette). Il tutto è servito a capire se durante gli interrogatori a Tortona ci siano state pressioni sugli imputati o altre manovre che potrebbero aver alterato la genuinità delle loro dichiarazio¬ ni. A fine confronto, Cuva ha dribblato i giornalisti con un «No comment, c'è il segreto istruttorio». Commentano, invece, gli avvocati degli imputati. Che ancora una volta stigmatizzano l'inspiegabile mancanza delle registrazioni originali. L'unico che non polemizza è il procuratore Laudi, che diplomaticamente dichiara: «E' un fatto fisiologico, una que¬ stione processuale che non va sovradimensionata». Quindi, l'appuntamento è per il 29 novembre, all'udienza che dovrebbe chiudere l'incidente probatorio. E poi a metà dicembre, quando si deciderà se e chi mandare in corte d'assise. Sempre che, nel frattempo, non ci siano altre sorprese. Brunella Giovara A Milano il procuratore Cuva interrogato per 4 ore sulle pressioni agli imputati Tra gli atti che mancano all'appello anche i fondamentali interrogatori dell'unico reo confesso Siringo il procuratore di Tortona, Aldo Cuva e Loredana Vezzaro, supertestimone che ha poi ritrattato la confessione

Luoghi citati: Castelnuovo, Milano, Torino, Tortona