Triste risveglio sul materasso di Carosello

Celebre per la pubblicità con l'omino in pigiama, l'azienda è in crisi da un anno Triste risveglio sul materasso di Carosello Celebre per la pubblicità con l'omino in pigiama, l'azienda è in crisi da un anno Permaflex chiude lo storico stabilimento di Pistoia UN SIMBOLO CHE RISCHIA DI SCOMPARIRE PPISTOIA ER chi andava a letto dopo Carosello la notizia è di quelle che lasciano l'amaro in bocca: l'omino col pigiama a strisce, marchio della Permaflex e simbolo dell'Italia che riposa, è sul punto di scomparire. L'azienda ha infatti deciso la chiusura dello storico stabilimento di Gello, in provincia di Pistoia, e la messa in mobilità di tutti i 75 dipendenti. Resterebbe, temporaneamente, in funzione solo lo stabilimento di Prosinone (in mobilità 160 operai su 260). Il «famoso materasso a molle», come recitavano tanti siparietti (oggi spot) andati in onda in televisione, rischia quindi l'estinzione. Pensare che negli anni del boom il marchio dell'«omino che dorme» era talmente entrato nella mente della gente che Permaflex era usato come nome comune sinonimo di materasso, paradossalmente anche di quelli di altre marche. Poi il lento declino dell'impero costruito dal cavalier Giovanni Pofferi, fino alla cessione, L'8 agosto 1996, dell'azienda a Raffaele Veneruso (tito- lare dell'Avion Interiore di Latina) da parte del figlio Vittorio. E' il 27 novembre 1951 quando Giovanni Pofferi, giovane pratese intraprendente, firma l'intesa con l'imprenditore bolognese Augusto Fantoni per dare vita ad una società per la produzione dei materassi a molle, fino a quel momento quasi sconosciuti in Italia. Grazie all'ingegno di un caporeparto e di un operaio della Breda la progettazione e la realizzazione dei macchinari per la produzione dei nuovi materassi procede spedita e nella primavera del '52 vengono alla luce i primi quattro esemplari. Da quel momento comincia 1'«invasione» del mercato italiano. Permaflex diventa un marchio familiare, grazie anche al bombardamento pubblicitario televisivo al quale il lungimirante Pofferi si affida. A reclamizzare il materasso vengono ingaggiate cantanti come Tina de Mola e Dalida, fino ad Adriano Celentano, non a caso ribattezzato il «supermolleggiato». E pensare che il nome Permaflex non fu un colpo di genio, ma il frutto di una controversia giudiziaria. Quando Giovanni Pofferi presentò alla Fiera campionaria di Milano il nuovo materasso - era il 1952 - lo battezzò Piumaflex. Insorse però la Pirelli che proprio in quei giorni stava lanciando il suo materasso di goni- mapiuma: il giudice impose a Pofferi di cambiare nome al suo prodotto, così nacque Permaflex, abbreviazione di «Permanentemente flessibile». Da quel momento l'azienda pistoiese cresce a dismisura e il cavalier Pofferi, che nel '55 sfrutta anche la collaborazione di un certo Licio Gelli, ancora lontano dall'essere il gran maestro della Loggia P2 ma già abilissimo a navigare tra finanzieri e politici, dà vita ad mi gran numero di altre società. Agli inizi degli Anni 60, con la «benedizione» dell'allora onorevole Giulio Andreotti, nasce un secondo stabilimento della Permaflex a Frosinone. Le prime difficoltà cominciano negli Anni 70: l'azienda stenta a riprendersi, fino a quando le redini passano dal suo fondatore al figlio Vittorio, che assume la maggioranza azionaria della finanziaria del gruppo nell'86, rilanciando con successo il marchio. Il 29 ottobre del '95 il cavalier Pofferi muore all'età di 87 anni nella sua bella villa di Lugano. Dieci mesi dopo il figlio decide di cedere la società ai Veneruso. E' l'inizio della crisi. Gli ordini calano, il deficit sale paurosamente, iniziano i primi «tagli» all'occupazione, fino alla decisione di questi giorni di chiudere lo stabilimento di Gello e ridimensionare quello di Frosinone in attesa di cedere immobili e terreni per riconversioni edilizie. Gli operai, riuniti in assemblea permanente, occupano lo stabilimento nonostante siano già stati disattivati elettricità e riscaldamento. Per l'omino col pigiama a strisce, da 46 anni placidamente addormentato sulla scritta Permaflex, l'incubo di non svegliarsi più. Francesco Matteini In mobilità 75 operai Ridimensionato pure l'impianto di Frosinone

Luoghi citati: Frosinone, Italia, Latina, Lugano, Milano, Pistoia