Duello sul 513
Duello sul 513 Duello sul 513 Tre ricorsi alla Consulta MILANO. In un colpo solo ieri ben tre collegi di tribunale hanno deciso di sospendere i processi in corso sollevando davanti alla Corte Costituzionale una questione di incostituzionalità sull'articolo 513. Le istanze, sollevate dai pm Paolo Ielo e Maria Sodano, sono relative sostanzialmente a problemi di disparità di trattamento tra gli imputati e al limite d'esercizio dell'azione penale da parte dei pm. Infatti, hanno sottolineato i due magistrati nelle loro istanze, nel momento in cui, con l'articolo 513, viene data all'imputato la facoltà di scegliere se confermare o no le proprie dichiarazioni rese a verbale anche in aula, da una parte si depaupera il ruolo della pubblica accusa (con una «lesione del diritto alla prova») e dall'altro si rischiano pesanti differenze tra imputati, contraddicendo tra l'altro un'altra norma fondamentale del processo, l'articolo 210, che prevede la facoltà dell'imputato di non rispondere all'interrogatorio. Una terza eccezione riguarda infine le dichiarazioni degli imputati a dibattimento e degli indagati in procedimento connesso. Il primo procedimento nel quale è stata sollevata l'eccezione riguardava un processo| stralcio di Mani pulite a due funzionari dell'ufficio Iva di Milano accusati di corruzione. Nel processo erano ionte di prova le dichiarazioni rese nel corso delle indagini, di un imputato in un procedimento connesso che in aula poi si era avvalso della facoltà di non rispondere. Ma il collegio è andato oltre, estendendo d'ufficio la questione di costituzionalità ad altre parti del nuovo art. 513. La questione è stata posta anche per una bancarotta e un processo di criminalità organizzata che vede tra gli imputati anche sei detenuti. E proprio questo particolare potrebbe rendere più brevi i tempi di decisione della Corte Costituzionale. Gli atti sulle eccezioni di costituzionalità sono stati trasmessi ieri al presidente del Consiglio e ai presidenti dei due rami del Parlamento affinché la Consulta dirima la questione. Nella motivazione in cui la terza sezione del tribunale ha ritenuto di sottoporre il caso alla Corte, il giudici; relatore Angelo Mombriani ravvisa tra l'altro «un'intrinseca irrazionalità della norma». [r. m.l
Persone citate: Maria Sodano, Paolo Ielo
Luoghi citati: Milano
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