Candide e Turandot

STAGIONE STAGIONE 10 TITOLI Candide e Turandot CARLO Majer scruta con questa stagione ampi orizzonti musicali, le ha dato uno spirito internazionale, spaziando fino a Bernstein. Ed è proprio Candide, operetta del grande Lenny che si opporrà per contrasto alla grandiosità della prima del «Samson». «Candide» andrà in scena dal 18 al 26 novembre e sarà diretta da John Mauceri, stabile al Regio, che fu allievo e amico di Léonard Bernstein ed a cui Lenny affidò la partitura affinché ne stendesse una versione definitiva. Regista dell'operetta comica sarà H francese Robert Fortune. Il ruolo di Cunegonda offre l'occasione di un nuovo debutto al Regio per il soprano coreano Sumi Jo, una star del suo Paese. A «Candide» seguirà la mozartiana Nozze di Figaro, capolavoro assoluto (libretto di Lorenzo Da Ponte) che vedrà in scena una protagonista del nostro melodramma ma anche squisita mozartiana: Barbara Frittoli, nel ruolo della Contessa, mentre Patrizia Ciofi sarà Susanna. Il Conte sarà il nobile Michele Pertusi, oggi sicuramente una delle voci più belle della lirica mondiale. Cherubino sarà la deliziosa Claudia Nicole Bandera. Sul podio ci sarà Evelino Pidò, un direttore d'orchestra saldamente avvinto alle grandi espressioni della lirica e del sinfonismo in ogni teatro e sala da concerto del firmamento musicale. «Le nozze di Figaro» andrà in scena il 9 dicèmbre e vi rimarrà fino al 21 dicembre. Evgenij Onegin è la quarta opera in cartellone e sarà sappresentata dal 22 gennaio al 4 febbraio. Un grande affresco musica di Ciaikovski, affidato all'arte di Mirella Freni, Nicolai Ghiaurov, Sergej Larin e Roberto Servile. Vittorio Borrelli, il direttore di scena del Regio, nato e cresciuto sul «tavolaccio» del suo teatro, torna così a curare la regia di un'opera russa la cui struttura scenica era stata disegnata da Georghe Alexi-Meskishvili, mentre direttore d'orchestra sarà il bulgaro Emil Tabakov che non ha mai diretto al Teatro Regio. Torna al Regio Romeo e Giulietta di Charles Gounod (19 febbraio -3 marzo) e sarà affidata a due artisti che offrono grande sicurezza: Giuseppe Sabbatini e il soprano Nancy Gustafson, i quali canteranno il «duetto più lungo della storia del melodramma». Sul podio tornerà anche Bruno Campanella. Alberto Fassini sarà il raffinato regista. Avremo quindi Cinderella il balletto di Prokof ev che andrà in scena da) 13 al 22 marzo. L'allestimento è di Anthony Dowell del Royal Ballet, la scenografia di Frederick Ashton. Aliatine auf NaXOS di Richard Strauss sarà rappresentata dal 14 al 26 aprile. Di- Un passo da «Cinderella» presentato dal Royal Ballet e il soprano Nancy Gustafson interprete di «Romèo etjuliette» rige Jeffrey Tate, canteranno Frangoise Pollet e Susan Graham, Sumi Jo, Ian Thomson e Lotte Leitner. Seguiranno Don Pasquale diretto da Fabrizio Maria Carminati dal 12 al 19 maggio; Turandot di Zhang Yimou (11-28 giugno), canteranno Alessandra Marc, Keith Olsen e Giusy Devimi. Sonnambula (15-27 settembre) per la regia di Maino Avogadro, direttore Alessandro Tolomelli, concluderà la stagione. Canteranno Michele Pertusi ed Eva Mei.[ar. ca.] COSSOYTO UN'EROINA MANCATA Sei presenze in un secolo, quante ne conta con l'attuale il «Samson et Dalila» a Torino, francamente non sono molte; ma se si tiene conto della difficoltà di allestimento di questa opera (con il Regio assente per quasi quarant'anni), si può parlare di bilancio complessivo accettabile, anche perché si tratta di una distribuzione cronologicamente equilibrata. Si comincia giusto cent'anni fa, il 6 gennaio 1897, con il trentenne Toscanini sul podio, dopo che, nel corso del quinquennio precedente, il capolavoro di Saint-Saèns è già comparso in sei città italiane (tre volte a Milano, di cui due alla Scala): protagonisti sono il tenore francese Hector Dupeyron (che però canta in italiano) e Alice Cucini, uno dei migliori mezzosoprani del momento. Trascorrono undici anni e nell'ottobre 1908 l'opera compare al Vittorio Emanuele, direttore Giovanni Zuccani e protagonista maschile un altro francese di spicco (ma di probabile origine italiana), Mario Gilion. Ci vuole quasi un quarto di secolo, è il 19 settembre 1931,.prima che «Samson» ritorni su un palcoscenico torinese, il Politeama Chiarella, ormai agli sgoccioli della sua attività operistica. L'appuntamento successivo, nel maggio 1954, coinvolge un quarto teatro cittadino, il Nuovo: la bacchetta va al maestro Gavazzeni, mentre fra i cantanti si fa notare soprattutto il giovane Giangiacomo Guelfi. Ancora il Nuovo, nel maggio 1971, ospita la quinta edizione, caratterizzata dall'imprevisto/or/aif di Fiorenza Cossotto, che mette in angustie l'Ente Regio, il quale la sostituirà con Irene Companez, apparsa nulla più che un ripiego. Dopo altri ventisei anni è ora di nuovo la volta del Teatro Regio: sotto la bacchetta del francese Alain Guingal e con la regia di Luca Ronconi c'è un quartetto interamente straniero: l'argentino José Cura e il franco-spagnolo Daniel GalvezVallejo, l'americana di colore Carolyn Sebron e la francese Hélène Perraguin. [gi- gu.]

Luoghi citati: Milano, Torino