VENITE, FANCIULLI: VI DIVULGO IL MONDO

7 7 LAP SERRE Dominique Lapierre Mille soli Mondadori pp. 489 L 32.000 La forza dell'uomo in giro per il mondo CI sono sempre mille soli al di là delle nuvole»: è il proverbio indiano che ha ispirato a Dominique Lapierre, l'autore di La città della gioia, il titolo del nuovo libro. Il giornalistascrittore racconta il nostro tempo chiamando in scena i personaggi che ha conosciuto, gli eventi straordinari di cui è stato testimone. Da Calcutta a Los Angeles, dall'Africa alla Terra Promessa. Traduzione di Elina Klersy Imberciadori. L'ANSIA Eugenio Borgna Le figure dell'ansia Feltrinelli pp.253 L. 36.000 Come è inquieto il cuore da Sant'Agostino a Kafka LE figure dell'ansia in un saggio di Eugenio Borgna. «Vorrei seguire - si ripromette l'autore un cammino solitario che mi porti alle penombre e ai laghi oscuri dell'ansia ma anche ai luoghi in cui essa risplende, sia pure attutita dal dolore dell'esistenza». Un viaggio che non dimentica di percorrere i sentieri della letteratura e dell'arte, da Sant'Agostino a Baudelaire, da KafkaaRilke. UNA DESTRA Zeev Sternhell La destra rivoluzionaria Corbaccio pp. 497, L 48.000 Le origini francesi del fascismo 1885-1914 LA destra rivoluzionaria, ovvero le origini del fascismo francese fra il 1885 e il 1914, nella ricostruzione di Zeev Sternhell, l'autore del discusso saggio Né destra né sinistra. Secondo lo storico, il fascismo è una risposta non convenzionale («né di destra né di sinistra», appunto) ai problemi del secolo. Nota introduttiva di Sergio Romano. Traduzione di Debora Spini. if<A,r>AN?.F.RÀ AL CINEMA Massara-Zappoli (a cura) Una pantera da Tiffany /( Castoro pp. 287. L 35.000 Con Blake Edwards a colazione da Tiffany UN omaggio a un maestro del cinema quale Blake Edwards. Dalia commedia brillante al dramma, agli innesti con la slapstick comedy e il thriller. Da «Colazione da Tiffany» alla «Pantera Rosa», da «Operazione sottoveste» a «Appuntamento al buio». Come colonna sonora le magistrali musiche di Henry Mancini. A cura di Marco Massara e Giancarlo Zappoli. j. VENITE, FANCIULLI: VI DIVULGO IL MONDO Dalla filosofia ai numeri: Varie di essere semplici IL VIAGGIO DI ELISABET Jostein Gaarder Longanesi pp. 256 L. 25.000 In libreria a fine mese // tmcco del «c'era una volta» per raccontare i misteri del crealo (Gaarder), la matematica (ÉnzensEerger), la storia , universale (Combrich), \ l'Europa (Le Goff) IL CONSIGLIO di Roberto Denti STUDIARE «storia» (aogni livello scolastico) non sempre è piacevole, a causa della discutibile abitudine di insegnare gli accadimenti per successione di date. Date comunque indispensabili, ma non tali da smuovere l'indifferenza dei ragazzi. Questi, invece, possono venire sollecitati ad interessarsi di un periodo storico a patto che sia presentato attraverso un corretto metodo di informazione e di analisi. Come ha fatto di recente Andrea Giardina (uno dei più importanti studiosi dell'antica Roma) nel volume La terribile storia di Nerone (Laterza, pp. 89, L. 30.000), un esempio di divulgazione storica che nulla ha da invidiare alla scuola anglosassone e francese. Per esempio, un professore di prima media (o primo anno del biennio) potrebbe affrontare la storia antica in modo sintetico e, arrivato a Nerone, usare il libro di Giardina come base per far conoscere come si dovrebbe affrontare un personaggio e un periodo storico: senza schemi precostituiti, senza preconcetti, ma escludendo ogni falsa obiettività. Il capitolo finale del libro (al quale offrono un notevole contributo le originalissime illustrazioni di Emanuele Luzzati) termina con queste parole: «Alla condanna degli storici pagani si aggiunse quella dei cristiani, e tutti si ritrovarono concordi nel ritrarre Nerone come uno dei personaggi più detestabili della storia universale. Così Nerone apparve un mostro e non quello che realmente era stato: un sovrano certo crudele e segnato da una vena di follia, ma anche geniale, che aveva interpretato in modo nuovo il mestiere terribilmente difficile dell'imperatore romano»1. RA il primo dicembre. Cominciava a scendere la sera. Nelle strade brulicanti di gente risplendevano le luci natalizie... E tra i lampioni danzavano grossi fiocchi di neve». Il bambino Joakim è in cerca di un calendario di Natale, di quelli con le finestrelle che si aprono giorno per giorno. E acquista un calendarietto magico che gliene fa vedere delle belle: ogni mattina 1 f ii ll'idi l ggg10 fa viaggiare all'indietro attraverso i secoli e gli spiega com'è stato creato 11 mondo, quali sono i segreti della vera saggezza, cosa ci si deve aspettare nel caotico universo. Joakim ovvero Sofia: è Jostein Gaarder, l'autore de Il mondo di Sofia (un milione e mezzo di copie vendute in Germania, un milione in Giappone, tradotto in cinquanta Paesi), che, dopo aver creato l'eroina del libro d'esordio desiderosa di scoprire grandi verità filosofiche, adesso ha ideato un altro giovanottello che si interroga sulla religione e sui misteri del creato nell'ultimo racconto, U viaggio di Elisabet. Dal successo di Gaarder al bestseller di uno dei più famosi storici dell'arte: di Ernst Gombrich esce per la prima volta in italiano la Breve storia del mondo (Salani Editore, pp. 335, L. 25.000). Si tratta di circa 300 cartelle scritte nel 1935. Anche questo saggio, che discetta sulla storia dalle origini ai nostri giorni, usufruisce del tono colloquiale da vecchio zio per raccontare alcune migliaia di anni: «Tutte le storie incominciano con "C'era una volta". E la nostra storia vuole raccontare proprio questo: che cosa c'era una volta. Una volta eri piccolo, e anche quando stavi in piedi raggiungevi appena con la tua mano quella della tua mamma», scrive l'ottantottenne studioso che ha diretto il prestigioso Istituto Warburg. Anche Le Goff si è cimentato con il genere e ha inaugurato, qualche tempo fa, una collana per adolescenti edita da Laterza? con un suo volumetto sulla storia del Vecchio Continente, L'Europa raccontata ai ragazzi. Dalla stessa casa l'antichista Andrea Giardina pubblica La terribile storia di Nerone, con i disegni di Emanuele Luzzati, per narrare l'avventura politica e umana di uno dei più grandi despoti del passato. Anche la matematica non sfugge all'appello della trasformazione in concetti facili: Hans Ma- gnus Enzensberger, ne II mago dei numeri (Einaudi, pp. 300, L. 28.000) muta in una splendida favola i segreti dei numeri e li destina a un ragazzino un po' zuccone. Insomma, la divulgazione va per la maggiore. «Ho la sensazione che dietro il paravento della letteratura per ragazzi si nasconda una realtà molto più complessa. Sono libri apprezzati anche da lettori adulti con non forti basi culturali - osserva il linguista Tullio De Mauro, creatore di una collana di divulgazione, i «Libri di base», che fece molto scalpore all'epoca e che adesso gli Editori Riuniti si accingono a ristampare -. In Italia una letteratura di questo genere, a differenza dei Paesi anglosassoni, non ha mai avuto larga chffusione. Rari gli esempi, tra cui la Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis che, anche se non usava la fiction della favola, era stata scritta per un vasto pubblico. Gramsci riconosceva a Benedetto Croce una capacità di sin¬ tesi che metteva in contatto anche i non-professionisti con le questioni dell'arte. C'erano poi Gioacchino Volpe e Federico Chabod e pochi altri. Questo moderno bisogno di divulgazione è un fenomeno molto profondo: in altri tempi la scuola superiore offriva tutta una serie di nozioni che oggi non dà più». Ma è possibile, come oggi si tende a fare, divulgare l'intero scibile? «Mi dispiace fare il bastian contrario - osserva il filosofo Gennaro Sasso -. La storia o il diritto, a mio parere, si prestano bene ad essere raccontati. Ma la filosofia restituita "premasticata", trasferita sotto forma di vaga saggezza, perde tutte le sottigliezze che la caratterizzano. Io avrei un suggerimento: agli adulti offrirei libri più facili e ai ragazzi, invece, che hanno le menti più sveglie, farei apprezzare anche linguaggi difficili». Non tutti sono d'accordo che il

Luoghi citati: Africa, Calcutta, Europa, Germania, Giappone, Italia, Los Angeles, Roma, Sofia, Vecchio Continente