Caccia grossa per Agf, fantaccordo Rondelli-Merlini

Caccia grossa per Agf, fantaccordo Rondelli-Merlini GLI UOMINI E GLI AFFARI Caccia grossa per Agf, fantaccordo Rondelli-Merlini Riusciranno le Generali presiedute da Antoine Bernheim a penetrare nel fortino Agi? Le scommesse vedono in testa i fautori del «sì», tenuto conto che il prezzo dell'Opa è alto. Anche se il presidente di Agi", Antoine Jeancourt-Galignani è di quelli che non si danno per vinti. Ma in un'Europa che marcia verso la patria comune e con il socialista Lionel Jospin forse meno sedotto dei predecessori dalla «Grandeur», i più stimano possibile che eventuali «cavalieri bianchi» (perfino il presidente di Printemps Francois Pinault, per non parlare del capo di Allianz, Henning Schulte- finiper Antoine Bernheim Noelle) scano mettersi d'accordo con lo scalatore sulla testa di Jeancourt. Sul passato di Galignani (che allora, quando corse in aiuto della Lionel Jospin belga Sgb contro Carlo De Benedetti, si faceva chiamare solo Jeancourt), pesa una gestione non certo geniale di Indosuez, da lui affossata con una disastrosa politica di investimenti immobiliari. E molti insinuano che pure Agf non sia quella perla che si vuol far credere. Del resto, non ha forse dichiarato la sua neutralità il ministro francese dell'Economia e delle Finanze, Dominique StraussKahn? A meno che il combattivo presidente di Agf non trovi come alleato un outsider. O che, a dargli una mano, non scenda in campo il presidente Jacques Chirac, un signore a cui, viceversa, la «Grandeur» piace assai. Con l'Opa Generali, che segue da presso la contro-Opa Ifil su Worms, l'Italia si accoda al terremoto societario iniziato negli Usa, sbarcato poi attraverso la Manica sul Continente. Pochi giorni or sono, proiettando uno schema dei mille intrecci azionari tra i grandi gruppi di Francia, Catherine Guinefort, che gestisce il portafoglio europeo di Parvest-Paribas, lanciava una previsione: tutte queste freccette nei due sensi sono destinate a scomparire. Non è quindi strano che il mercato sia attraversato da voci incredibili. Come quella che ipotizza in futuro un più stretto legame tra la Comit presieduta da Luigi Fausti e la stessa Paribas, e sussurra di studi di fattibilità per una super-mega-intesa tra il Credit di Lucio Rondella e il San Paolo di Torino controllato dalla Jacques Fondazione Chirac Luigi Fausti presieduta da Gianni Merlini. O gli interrogativi sul Montepaschi finora isolato dai veti della giunta pidiessina della città, e dove è arrivato Luigi Spaventa a cercar di dare una mossa. Per lui uno dei percorsi tracciati porta all'Imi presieduta da Luigi Arcuti. Una voglia movimentista che non si ferma alle banche. Mentre Giuseppe Caprotti, figlio di Bernardino, si siede al tavolo con concorrenti come Arturo e Tito Bastianello e fornitori come Calisto Tanzi, i fratelli Barilla e Pietro Ferrerò, tre Conad (del Nordest, del Piemonte e della Liguria) hanno deciso di fondere le proprie attività dando vita a Nordiconad, la più grande cooperativa tra dettaglianti d'Italia con un fatturato che supera i 1300 miliardi. A Bergamo, Giampiero Pesenti si decide a semplificare il suo gruppo fondendo Franco Tosi in Italmobiliare, a Valdagno il vicepresidente esecutivo della Marzotto, Jean de Jaegher, preannuncia nuove acquisizioni di marchi. Anche se le cose più curiose vengono dall'estero. Da Londra, per esempio, dove Richard Branson, l'immaginifico padrone di Virgin, sta per lanciare con la Royal Bank of Scotland «Virgin One», conto bancario telefonico tuttofare, assolutamente concorrenziale. O dalla piccola Borsa di Berlino, dove la casa editrice specializzata in comics, la Achterbahn di cui il «cartonista» Roger Feldmann è uno dei fondatori, sta per collocare i suoi titoli promettendo una «amichevole» politica dei di- Luigi videndi. Spaventa A proposito di listini, oggi gli azionisti della Nuova Borsa privata si riuniscono per eleggere il consiglio, che vedrà certamente vittorioso il «listone unico». Di qualche giorno slitterà invece la nomina del presidente che, secondo il tam tam, sarà Stefano Preda, professore e presidente di Sint. Buio pesto invece sull'amministratore delegato per individuare il quale, visto l'alto tasso di litigiosità tra partner, si ricorrerà quasi certamente a un cacciatore di teste. Lavora a ritmo serrato, a volte addirittura per dieci ore filate, la pattuglia di esperti che sotto la guida del direttore generale del Tesoro Mario Draghi sta ultimando la bozza di progetto sulla corporate governance. Un ostacolo fiscale sembra invece intralciare la strada del decreto legge sulle fondazioni bancarie che, dopo la cancellazione della Authority ad hoc (tramutata in ((vigilanza» di legittimità e non di merito), piace a tutti i presidenti interessati, compreso quello della fondazione Cariplo Giuseppe Guzzetti. Stamattina i due grandi avversari del telefonino, Vito Gamberale di Tim e Silvio Scaglia di Omnitel, siederanno fianco a fianco al convegno sulla «Telefonia Mobile». Si parleranno? Chissà! Mercoledì scorso, per scongiurare l'ennesimo incontro a vuoto sul rimborso ad Omnitel, il presidente di Telecom Guido Rossi ha dovuto disdire gli altri impegni per correre alla riunione convocata dal ministro Antonio Maccanico. Valerla Sacchi Giuseppe Guzzetti Cl Antoine Bernheim Lionel Jospin Luigi Fausti Calisto Tanzi Giuseppe Guzzetti Jacques Chirac Luigi Spaventa Richard Branson