Nasce la fabbrica degli organi

«Sarà possibile programmare i pezzi «Presto potremo produrre le parti di ricambio per il corpo umano» Nasce la fabbrica degli organi Un biologo inglese clona una rana senza testa LONDRA. E' ormai all'orizzonte la «fabbrica degli organi umani», dove in virtù della clonazione si produrranno cuori, fegati, reni, pancreas e quant'altre «parti di ricambio» si vorranno. La controversa prospettiva si è fatta molto più a portata di mano grazie ad un biologo inglese, Jonathan Slack, professore all'Università di Bath, che ha scoperto come creare a comando embrioni di rana senza testa. Parlando con il domenicale «Sunday Times», il biologo si è detto convinto che la tecnica è senz'altro applicabile agli esseri umani: gli stessi geni controllano infatti funzioni simili sia nella rana che nell'uomo. «Invece di sviluppare embrioni intatti, è possibile - ha spiegato il ricercatore - riprogrammare geneticamente gli embrioni in modo da sopprimere la crescita in tutto il corpo con l'eccezione di quelle parti che vogliamo, più un cuore e un sistema di circolazione sanguigna». In laboratorio a Bath Slack ha già dato vita ai più svariati embrioni di rana: senza coda, senza tronco, senza testa. Per questi animaletti anfibi la «fabbrica degli organi» è dunque già una realtà perfettamente praticabile. Non c'è dubbio che una fabbrica simile sarebbe manna per l'industria dei trapianti umani: risolverebbe il dramma della crescente carenza di organi e - fattore altrettanto cruciale - permetterebbe ad un malato di farsi installare un organo molto più affidabile, nuovo di zecca, clonato apposta per lui e quindi senza più rischi di rigetto. Con la tecnica di Slack potrebbero essere anche molto più facilmente sormontabili i complessi problemi etici e le- gali riguardanti la clonazione umana. E' ovvio che, a meno di imprevedibili incubi fantascientifici, nessuno Stato autorizzerà mai la clonazione di esseri umani completi da uccidere poi in vista degli espianti. Molte resistenze giuridiche e fors'anche morali dovrebbero cadere in quanto a rigore non sarebbe nemmeno definibile come «embrione vivente» una massa di organi senza un cervello e senza un sistema nervoso centrale. Il mondo scientifico britannico si è comunque subito diviso nel giudizio sulle ricerche del professore di Bath. Molti biologi le considerano «ragio¬ nevoli» o «inevitabili». Andrew Linzey, docente di deontologia biologica a Oxford, vede invece in questi sforzi di manipolazione genetica i sintomi di un «fascismo scientifico» per mettere al mondo «altri esseri che vivranno solo per servire il gruppo dominante». [Ansa] «Sarà possibile programmare i pezzi che vogliamo, più cuore e sistema sanguigno» La pecora Dolly, il primo animale nato attraverso la clonazione

Persone citate: Andrew Linzey, Bath, Bath Slack, Jonathan Slack, Nasce, Slack

Luoghi citati: Londra, Oxford