Gli Absburgo alla riconquista dell'Ungheria di Tito Sansa
i DINASTIE Tutti i reali d'Europa al fastoso matrimonio, tra gli invitati il primo ministro Gyula Horn, ex comunista Gii Absburgo alla riconquista deiriingheria L'arciduca Georg sposa Eilika voti Oldenburg a Budapest VIENNA NOSTRO SERVIZIO La Repubblica ungherese ha festeggiato ieri con cerimonie di livello regale il matrimonio tra l'arciduca Georg von Habsburg-Lothringen, 33 anni, nipote dell'ultimo Kaiser d'Austria (e re d'Ungheria) Carlo I, e la duchessa tedesca Eilika von Oldenburg, 25 anni, pronipote del granduca Federico Augusto. Nella cattedrale di Santo Stefano a Budapest, dove le nozze sono state celebrate in lingua tedesca e con rito ecumenico da un arcivescovo, il magiaro Istvan Seregély, e da un pastore, il tedesco Bruno Fahl (lo sposo è cattolico, la sposa evangelica), era raccolto il fior fiore dei rampolli delle famiglie più titolate d'Europa, da Felipe di Borbone a Laurent del Belgio, da Alberto di Monaco ai vari Hohenzollern, Liechtenstein, Windisch-Graetz, Schaumburg-Lippe, SassoniaCoburgo, Thurn und Taxis, in un tripudio di marsine, velette, cappelli e profumi quale non si era visto neppure cinque anni fa, quando una delle sorelle di Georg, la granduchessa Walburga, sposò, sempre a Budapest, un proprietario terriero svedese. Piccolo, sparuto in mezzo alla aristocratica schiera di sangue blu sedeva, in prima fila, il proletario Gyula Horn, ex combattente comunista contro la sollevazione popolare del '56 e ora invitato speciale perché primo ministro ungherese. Dietro a lui altri politici magiari e, in piedi in fondo alla cattedrale, alcune centinaia di «popolani» selezionati dalla polizia. Erano migliaia le persone che volevano vedere «Gyuri», il vezzeggiativo di Gyorgy, il nome in lingua ungherese che il giovane Georg si è dato quattro anni fa, quando si trasferì a Bu¬ dapest, imparò la lingua e prese la cittadinanza magiara. Dicono i detrattóri degli Absburgo che tutto ciò (matrimoni dei figli in Ungheria, magiarizzazione di Georg che è diventato ambasciatore speciale d'Ungheria presso l'Unione europea) fa parte di un «sottile piano» del padre di Georg, Otto d'Absburgo (85 anni il prossimo 20 novembre) presidente del «movimento Paneuropa», che tuttora avrebbe mire egemoniche per i suoi figli nella Mitteleuropa. Pertanto, ispirandosi al vecchio motto latino «Bella gerant alii, tu felix Austria nube!» (gli altri facciano le guerre, tu febee Austria sposa!») avanza con passo felpato nelle regioni in cui dominarono i suoi avi: non solo nell'Ungheria, ma anche in Croazia, dove ha fatto sì che il neonato del suo primogenito Karl venisse battezzato a Zagabria con il poco absburgico no¬ me di Zvonimir, e a Lubiana, dove si dichiara «di discendenza slovena». Dimentichi del fatto che nei secoli scorsi i loro antenati si ribellarono contro il dominio austriaco, gli ungheresi hanno sostituito con la corona di Santo Stefano la stella rossa sulla loro bandiera e hanno ribattezzato Re Carlo la via Karl Marx e ora festeggiano gli Absburgo come fossero dei loro. Li hanno sepolti di regali, tra cui uno stallone purosangue per Eilika, il museo delle Belle Arti ha offerto il rinfresco di mezzogiorno. A «Gyuri», che segretamente (ma neanche tanto) aspira al trono d'Ungheria, il presidente della Repubblica Arpad Gòncz ha offerto in un ristorante alla moda un cenone che i giornali definiscono «imperiale», dominato da una torta alta due metri. Tito Sansa li bacio tra l'arciduca Georg von HabsburgLothringen, 33 anni, e la duchessa tedesca Eilika von Oldenburg, 25 anni
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