Buzek, un premier protestante per la cattolicissima Polonia

Militante di Solidarnosc della prima ora, quasi sconosciuto, non spiace alla gerarchia ecclesiastica Militante di Solidarnosc della prima ora, quasi sconosciuto, non spiace alla gerarchia ecclesiastica Buzek, un premier protestante per la cattolicissima Polonia mosca DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dopo quattro anni di premier ex comunista, al terzo anno di un presidente ex comunista, la cattolica Polonia avrà un premier protestante. E' il 57enne Jerzy Buzek, ingegnere chimico, pressoché sconosciuto al grande pubblico fino a ieri, ma molto vicino al vincitore delle elezioni di settembre, quel Marian Krzaklewski che è riuscito a unificare sotto un unico cartello, l'Iniziativa elettorale Solidarnosc (AWS), la diaspora frammentata dell'ex possente movimento sindacale cattolico. Il presidente Aleksandr Kwasniewski ha subito accettato la candidatura, dopo che l'assemblea dei 201 deputati di AWS aveva acclamato Buzek. Il quale ha ora 14 giorni per definire l'elenco dei suoi ministri e per eliminare le frizioni con l'alleato inevitabile. La coalizione con l'Unione della Libertà (UW) di Leszek Balcerowicz sembra comunque ormai assicurata, anche se i negoziati di programma tra le due forze politiche e tra il nuovo premier e il nuovo vice-premier (appunto Balcerowicz) sono stati piuttosto tempestosi. Tra l'altro Balcerowicz insiste per avere nelle sue mani la supervisione economica ma anche per essere unico vicepremier, mentre Solidarnosc vorrebbe tre vicepremier. Altro ostacolo, oltre alle politiche finanziarie, è dato dal ministro della Pubblica istruzione, che la laica Unione della Libertà non vuole vada a finire nelle mani di un esponente cattolico troppo intransigente. Buzek ha gettato acqua sul fuoco dichiarando che, da un lato, «non vi sono punti di vista ultra-liberali», e dall'altro, il suo, «non vi sono eccessive domande sociali». Comunque come dimostra l'atteggiamento del presidente Kwasniewski - i giochi sono fatti e non sono da attendersi per ora altri colpi di scena. Lech Walesa, che aveva inutilmente sperato di essere ripescato da Krzaklewski, si è limitato a rilevare che sarebbe stato opportuno «scegliere qualcuno più sperimentato». «E' una decisione rischiosa - ha detto dalla sua base di Danzica - di cui Krzaklewski sarà responsabile». Buzek appartiene alla Chiesa evangelica di Augsburg, la denominazione protestante più numerosa in Polonia. Il che significa appena qualche migliaia di aderenti. In ogni caso l'episcopato cattolico polacco non solo, come si dice, non ha fatto una piega, ma si è lanciato in ripetute dichiarazioni di benvenuto. Così ha fatto l'arcivescovo di Danzica Tadeusz Goclowski, «per niente imbarazzato» dal fatto che Jerzy Buzek «non proviene da circoli cattolici». Ancora più entusiasta l'arcivescovo Jozef Michalik di Przemysl: «E' un'ottima opportunità per dimostrare che la Chiesa cattolica è aperta alle altre Chiese cristiane e per mostrare un sano ecumenismo». Più laconico, ma non meno esplicito, è stato il segretario generale dell'episcopato cattolico, Tadeusz Pieronek, richiesto di esprimere un pronostico sul nuovo governo: «Penso che governerà bene». Il tutto in sintonia con la base ultra-cattolica di Solidarnosc, da dove non sembra siano venute voci di dissenso per una candidatura non cattolica. Buzek, pur poco noto (e molto poco votato nel suo collegio di Slesia, essendo stato battuto dall'avversario ed essendo stato eletto deputato in base all'elenco di partito) ha tuttavia un curriculum di lotta tutt'altro che indifferente. Membro di Solidarnosc fin dàH'inizio*lavoro clandestino durante la repressione, il futuro premier di Polonia ha dalla sua la vicinanza pluriennale con Krzaklewski, il vero leader di Solidarnosc. E non è escluso che al bel Krzaklewski piaccia anche proprio il fatto che Jerzy Bu¬ zek, fedele e fidato consigliere, sia abbastanza sconosciuto da non poter diventare un concorrente in breve tempo. Certo non da qui alla data delle nuove elezioni presidenziali, vero obiettivo di Krzaklewski e spiegazione fondamentale della sua rinuncia a candidarsi adesso alla carica di premier, che nessuno avrebbe potuto negargli. Giuliette Chiesa Dovrà fare i cónti con l'alleato Balcerowicz che punta all'Economia Il premier polacco designato, Jerzy Buzek, abbracciato da un amico

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Slesia