Il pranoterapeuta in corsia di Marina Verna

71 Un sensitivo a fianco del primario all'Oftalmico di Torino Il pranoterapeuta in corsia ALL'OSPEDALE Oftalmico di Torino la pranoterapia ha fatto il suo ingresso ufficiale. Roberto Moro, 46 anni, informatico, non ha bisogno di camuffarsi da volontario, come succede spesso, per entrare nelle camere e imporre le mani sui pazienti: l'ha chiamato il direttore del reparto di Traumatologia oculare, il professor Giorgio Bellone, per una ricerca sull'efficacia della bioenergia nella cura di alcune patologie. Non è la prima volta che un medico si allea con un pranoterapeuta: lo facevano già i grandi chirurghi torinesi degli Anni 60 con il sensitivo Gustavo Rol, che volevano accanto negli interventi più difficili. Allora era una pratica clandestina. Oggi non più. Anzi, sono proprio i Paesi a più alta tecnologia medica, come gli Stati Uniti e la Germania, quelli che apertamente riconoscono l'efficacia del «tocco che dà la salute» e lo praticano ovunque sia possibile: nei parti, nell'alta chirurgia, con i bambini, nella cura delle emicranie e di alcune malattie degli occhi. Anche la Cee, fin dagli Anni 80, ha riconosciuto ufficialmente la pranoterapia. L'Italia non si è mai adeguata, sebbene siano moltissimi a ricorrervi, spesso mandati dagli stessi medici. Sentire flussi di calore durante l'imposizione delle mani e poi una grande sensazione di benessere non sono considerate prove autorevoli - e così pure le foto Kirlian e il teletermografo, che «vedono» e misurano la bioenergia del pranoterapeuta. Il miglioramento, quando c'è, viene liquidato come suggestione. Il rituale - le mani poste al di sopra della testa, fatte scorrere fino ai piedi e riportate al punto di partenza, più e più volte, senza mai toccare il corpo - è forse troppo iniziatico per la nostra società laica e tecnologica. Eppure c'è qualcosa, dentro il corpo, che si sente chiamato e risponde. Marina Verna

Persone citate: Giorgio Bellone, Gustavo Rol, Kirlian, Roberto Moro

Luoghi citati: Germania, Italia, Stati Uniti, Torino