Amnistia subito è un coro di no

a pagina na Ulivo e Polo: se ne può parlare tra due anni. Berlusconi insiste: verificare i legami procure-governo Amnistici subito, è un coro eli no Mafia, spunta l'ipotesi di un «clan dei pentiti» ROMA. E' possibile prevedere un'amnistia che segni una cesura tra la seconda Repubblica partorita dalla Bicamerale e il passato? A Montecitorio circola l'indiscrezione (ufficialmente smentita anche questa) che rappresentanti del centro-destra e dell'Ulivo abbiano avuto dei contatti per esaminare questa ipotesi. Per Folena, pds, al momento mancano i presupposti, ma in futuro forse sì. Berlusconi, il primo ad accennare all'amnistia in una conversazione con «La Stampa», adesso spiega di non essere stato lui a tirare fuori questa idea e indica in un esponente di An l'autore dell'ipotesi. Intanto è bufera sul fronte dei pentiti. Secondo gli inquirenti antimafia di Palermo, Balduccio Di Maggio e altri collaboratori hanno dato vita a una nuova cosca provando a scardinare lo strapotere, ormai aUe corde, del clan dei corleonesi. Di qui interrogatori e confronti, e ambienti polìtici in subbuglio. La Licata, Ravida e Rizza alle pag. 5 e11

Persone citate: Berlusconi, Di Maggio, Folena, La Licata, Ravida, Rizza

Luoghi citati: Roma