SOLUZIONE DIECI PERCENTO di Guido Ceronetti

SOLUZIONE L'ASTE EI TERREMOTI T FOLIGNO RA i tanti ministri spregevoli che abbiamo avuto in cinquantadue anni di avvicendamenti, ce ne fu uno (era all'Istruzione, che allora comprendeva anche la tutela di quelli chiamati poi, genericamente, Beni Culturali) che disse una volta (non credo piangendo) che soltanto un «dieci per cento» del patrimonio artistico e monumentale della nazione avrebbe potuto, nel prossimo futuro, essere conservato. Il cinismo di quel tutore fece serpeggiare un certo scandalo, un po' di nausee e di rivolte d'intellettuali refrattari. Ne fui nauseato anch'io. Perfino incredulo! Dieci per cento vuol dire il novanta in malora. Il gesto di protezione atterrita della Madonna di Mantegna del Poldi-Pezzoli di Milano, veniva spontaneo, d'istinto, contro la lugubre profezia del democristiano. Tuttavia... tuttavia... Dieci per cento è la piazza Missori di Milano, rifatta mi pare nei Cinquanta. Il dieci... ma no qui siamo all'uno, allo zero virgola: un'aiuoletta spartitraffico con in mezzo un pezzetto di cotto e una scritta che ricorda il «quanto resta» della chiesa romanica di San Giovanni in Conca, abbattuta non da offesa nemica, non da terremoto, ma dagli amministratori milanesi. Potrebbe essere il muricciolo del pianto dei milanesi, ai quali per mezzo secolo, un pezzo dopo l'altro, la città (la città che ha radici, che ha senso) è stata tolta, con stupidità di clava, con ferocia metodica. Non parliamo di Genova, capolavoro assoluto delle città italiane, la città dell'ardesia, la città di Campana... Sì, forse, il dieci per cento della meraviglia mondiale che fu Genova è scampato alla strage, ma è Guido Ceronetti CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA SOLUZIONE DIECI PERCENTO

Persone citate: Mantegna, Pezzoli, Poldi

Luoghi citati: Campana, Foligno, Genova, Milano