I dentisti: sicure le otturazioni in amalgama

I dentisti: sicure le otturazioni in amalgama I dentisti: sicure le otturazioni in amalgama // mercurio non dà problemi, lo confermano molti studi e anche VOms NEI DISEGNI SCHEMATIZZAZIONE DI UN INTERVENTO DI OTTURAZIONE DI UN MOLARE UNA trasmissione televisiva sui possibili rischi per la salute provocati dalle otturazioni in amalgama dei denti cariati ha creato un forte allarme nella popolazione. E' un allarme giustificato? L'amalgama d'argento è il materiale più usato dai dentisti per il restauro dei denti posteriori. Si calcola che ogni anno nel mondo vengano eseguiti con questo prodotto 500 milioni di otturazioni e 200 milioni nei soli Stati Uniti. L'amalgama per uso odontoiatrico è una lega di argento, stagno, rame, palladio, indio più un metallo liquido, il mercurio. Quando questi metalli vengono miscelati fra loro si forma un materiale plastico facilmente modellabile che indurisce completamente in circa due ore. In odontoiatria l'amalgama si usa con ottimi risultati da più di un secolo come materiale da restauro per i denti cariati; negli ultimi vent'anni la sua qualità è molto migliorata: è dimi¬ nuita la quantità di mercurio e si sono aggiunti nuovi componenti che ne riducono la corrosione. I pregi indiscussi di questo materiale sono: ottimo sigillo marginale, facilità di utilizzo, lunga durata, grande esperienza clinica e basso costo del restauro finale. I difetti sono: un colore che non si mimetizza con il dente, da cui il termine popolare di «piombatura», la necessità di eseguire preparazioni di cavità ritentive e in un certo senso demolitive in quanto l'amalgama non possiede la capacità di legarsi alla struttura dentale e infine una potenziale tossicità dovuta al mercurio. La questione della pericolosità per la salute è vecchia quasi quanto il materiale stesso e ha portato i ricercatori a produrre su questo tema una vastissima letteratura scientifica. I rischi per pazienti ed operatori sanitari sono legati, in massima parte, alla possibile inalazione e ingestione di mercurio durante l'esecuzione dei restauri o la loro rimozione. Durante queste manovre, il paziente può efficacemente essere protetto da una speciale barriera di gomma che isoli i denti dal resto del cavo orale. Il mercurio una volta legato agli altri metalli è stabile: viene liberato nel cavo orale dalle otturazioni in quantità assolutamente trascurabili per la salute. TIn lavoro scientifico pubblicato in Germania nel 1995 che tratta di una nuova tecnica messa a punto per misurare la quantità di vapore di mercurio presente nel cavo orale e nella saliva, ha accertato che la quantità di mercurio dovuta alle otturazioni non è assolutamente pericolosa. Alle stesse conclusioni sono giunti i ricercatori dell'Università di Goteborg in una ricerca pubblicata nel 97. La popolazione europea assume giornalmente con gli alimenti circa 5-10 microgrammi di mercurio mentre fino a 5 possono essere quelli liberati dalle otturazioni. La somma dei due valori è di gran lunga inferiore al valore accertato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come quotidianamente tollerabile pari a 30-40 microgrammi/giorno. Studi molto accreditati di Ivanovic (1989) e Wirz (1992) hanno dimostrato che i pazienti portatori di numerosi restauri in amalgama non presentano un tasso di mercurio più elevato né nel sangue né nelle urine rispetto a pazienti che non hanno restauri in amalgama. Il mercurio può svolgere un'azione tossica sui sistemi nervoso e renale; Baasch nel 1966 formulò l'ipotesi che l'amalgama potesse essere la causa della sclerosi multipla, ipotesi che, nonostante non sia stata avvalorata fino ad oggi da alcuna delle numerose ricerche scientifiche in proposito e abbia ingannato migliaia di pazienti, viene ancora portata come una prova della tossicità di questo materiale. L'Associazio- IL TRAPANO FRESA E RIFINISCE IL DENTE CURATO ne per la sclerosi multipla ha preso posizione invitando i propri soci a non farsi sostituire i restauri sperando in un miglioramento. L'avvelenamento cronico da mercurio in persone che sono esposte per ragioni di lavoro può dare origine a una patologia con manifestazioni quali depressione, ansia, irritabilità, cefalea, stanchezza, perdita della memoria, difficoltà di concentrazione, tremori. I mass media soprattutto nei Paesi scandinavi, in Germania, negli Stati Uniti e più di recente anche in Italia hanno riportato notizie, prive di serio fondamento scientifico riguardo al rischio amalgama, notizie che spesso fanno riferimento ad articoli di vecchia data, successivamente smentiti da ricerche più attente e sofisticate. La diffusione di falsi allarmismi presso la popolazione è favorita dalla medicina «alternativa» e probabilmente anche dall'industria dentale, interessata a spingere materiali sostitutivi molto più costosi e remunerativi dell'amalgama. L'Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel 1995 con la collaborazione dei suoi organi, Orai Health Program e Office of Global and Integrated Environmental Health, insieme alla Fdi Fédération Dentaire In¬ ternationale ha pubblicato un documento che conclude che i restauri in amalgama sono sicuri e che non esiste ragione per sostituire restauri in amalgama ancora efficienti con restauri in altri materiali. Nel documento si legge anche che per ragioni ecologiche in alcuni Stati vi sono o vi saranno delle limitazioni all'uso dell'amalgama e che molto spesso queste restrizioni sono state male interpretate dai mass media che a loro volta hanno suscitato ingiustificati timori nella popolazione e una grande richiesta di sostituzione di restauri. Giorgio Tessore

Persone citate: Durante, Giorgio Tessore, Wirz

Luoghi citati: Germania, Italia, Stati Uniti