Come rigenerare l'energia geotermica

Come rigenerare l'energia geotermica Come rigenerare l'energia geotermica C'è anche un software che aiuta a trovare il petrolio Andrew Woods, l'altro vincitore del Premio Italgas '97, esperto di energia geotermica Il progetto di Jean-Laurent Mallet si chiama «Gocad»; è un software applicativo che consente di visualizzare in tre dimensioni sistemi geologici molto complessi ed è già ampiamente utilizzato nella ricerca petrolifera. Mallet, 53 anni, ha costruito il suo software partendo dall'ormai ben nota tecnologia Cad (Computer aided design) sulla quale ha innestato un nuovo algoritmo matematico indicato come Dsi (Discrete smooth inter- polation, Interpolazione discreta-continua) che può avere applicazione dalla medicina alle scienze ambientali alle scienze dei materiali, ma che ha trovato il suo campo principale di sfruttamento nella ricerca petrolifera. Messo a punto nell'89, il progetto Gocad oggi viene utilizzato da 25 compagnie petrolifere e da 26 tra università e centri di ricerca; se all'inizio vi avevano lavorato solo lo stesso Mallet e un ricercatore del Cnrs (l'organismo francese corrispondente al nostro Consiglio nazionale delle ricerche) oggi vi lavorano 20 ricercatori e altrettanti giovani laureati in stretta collaborazione con gli utilizzatori per migliorarne e ampliarne il campo di applicazione: due volte l'anno, a Nancy e a Houston, si svolgono incontri durante i quali ricercatori e utilizzatori si scambiano dati e informazioni, cosa abbastanza sorprendente data la comprensibile ritrosia delle industrie a rivelare aspetti vitali della loro attività. Altrettanto sorprendente è il fatto che Gocad abbia sfondato negli Usa, dove la potente industria petrolifera può contare sui più agguerriti scienziati locali, finanziati con cospicui contributi. Il progetto di Andrew Woods (Generazione di energia geotermica: il controllo della reiniezione dei fluidi) è di grande rilievo ambientale perché serve allo sfruttamento di una fonte di energia pulita e rinnovabile. Per l'Italia, poi, ha una particolare rilevanza, dato che il nostro Paese è ricco di risorse geotermiche ancora non completamente utilizzate, di cui diventa possibile un più efficiente impiego. Woods, 43 anni, studioso di fenomeni vulcanici e di terremoti (ha appena ricevuto a Roma il premio internazionale Marcello Carapezza di vulcanologia) ha speso gli ultimi cinque anni nello studio dei giacimenti geotermici, in particolare nelle tecniche di reiniezione di acqua in sistemi ad alta temperatura, come i geyser della California e i soffioni di Larderello. Lo sfruttamento dei giacimenti ha portato a un progressivo abbassamento della pressione, al quale si risponde iniettando nuova acqua con la quale generare il vapore utilizzato per far muovere le turbine delle centrali elettriche. L'iniezione di un liquido in una roccia permeabile ad alta temperatura, il modo in cui esso permea la roccia stessa e di conseguenza vaporizza è un processo di non facile analisi. Woods, insieme con il suo collaboratore Shaun Fitzgerald, sulla base di numerosi esperimenti in cui veniva iniettato un liquido entro strati di sabbia ad alta temperatura, ha realizzato una serie di modelli matematici in cui svela molti aspetti finora sconosciuti di questo processo; dopo aver constatato che se l'iniezione avveniva troppo rapidamente il processo di vaporizzazione diminuiva rapidamente e che, al contrario, se l'iniezione era più lenta l'effetto era costante, lo studioso inglese è giunto a indi¬ viduare la velocità ottimale di reiniezione. Per un'industria ormai antica e matura (fu nel lontano 1818 che Frangois de Larderelle iniziò lo sfruttamento del lagone di Montecerboli, in provincia di Pisa, per ricavarne acido borico) i vantaggi derivanti da una conoscenza precisa dei meccanismi attraverso cui neUe viscere della Terra si genera l'energia geotermica sono evidenti: si può prolungare la vita utile dei giacimenti, aumentarne il rendimento e accrescere l'impiego di un'energia amica dell'ambiente al posto degli inquinanti combustibili fossili. Gli studi di Woods hanno inoltre portato alla individuazione di una nuova forma di instabilità che insorge quando il liquido migra attraverso uno strato poroso e vaporizza; al di là degli effetti pratici questa scoperta porta un contributo alla conoscenza dell'intermittenza dei geyser, prima non del tutto chiarita. Vittorio Ravizza

Luoghi citati: California, Italia, Nancy, Roma, Usa