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Pensioni, in vista gli arretrati Da dicembre dopo quattro anni. Vìa libera del Tesoro ai trasferimenti Pensioni, in vista gli arretrati L'Inps pronto a pagare le sentenze della Consulta ROMA. Buone notizie per i pensionati. Dal prossimo dicembre cominceranno ad essere pagati gli arretrati che spettano loro in base alle due sentenze della Corte Costituzionale 495/93 (nuovo e più vantaggioso sistema di calcolo della pensione di riversibilità quando il defunto aveva diritto ad una pensione personale integrata al minimo) e 240/94 (riconoscimento della integrazione al minimo sulla seconda pensione anche se già la prima riceve la integrazione al minimo). Dopo circa quattro anni dalla prima sentenza gli uffici dell'Inps sono finalmente in condizione di pagare gli arretrati, dopo che il ministero del Tesoro avrà dato il via libera con il trasferimento nelle casse dell'ente previdenziale di oltre 3 mila miliardi necessari per far fronte al debito complessivo che riguarda un milione circa di pensionati. Il trasferimento del Tesoro è questione di giorni, e la decisione si inserisce indirettamente nel negoziato complessivo (con le parti sociali e all'interno della maggioranza) sulla riforma dello Stato sociale. Cioè, lo Stato mentre chiede sacrifici paga anche i suoi debiti. Gli arretrati, spettanti fino all'anno 1995 per dieci e più anni indietro, sono, per espresso intervento della legge 662/96, pagati in sei annualità (inizialmente si pensava di pagare in titoli di Stato e non in moneta corrente). Quest'anno sarà pagata l'annualità relativa all'anno 1996 ma ad essa si aggiungeranno gli interessi spettanti sull'intero credito, quindi anche quelli sulle cinque annualità non ancora pagate. Se, ad esempio, un pensionato ha diritto a 30 milioni di arretrati, a dicembre riceverà 5 milioni della rata 1996, più gli interessi sui 30 milioni. Gli interessi sono calcolati dal primo gennaio 1996 fino alla data di pagamento. Per chi avrà gli arretrati dal primo gennaio 1997 il tasso sarà calcolato dal gennaio 1996 al novembre 1997.