«Telecom? Un miracolo »

i «Il nocciolo duro serve a traghettare il gruppo verso la public company». Il ruolo dei fondi «Telecom? Un miracolo » Guido Rossi spiega la privatizzazione MILANO. Non comprerà azioni Telecom, per il semplice fatto che non ha mai investito in titoli, ma resterà alla testa del gruppo fino a privatizzazione completata. E quindi, poiché l'ingresso nel nocciolo duro di AT&T e di Unisource è soggetto alla definizione di accordi che difficilmente potranno concludersi prima di fine anno, Guido Rossi rimarrà, almeno per un po', al suo posto di presidente della privatizzanda Telecom. E' una delle cose emerse ieri al battesimo del road-show di Telecom, dopo il lungo incontro con gli analisti. Se Rossi non comprerà azioni, lo farà invece l'amministratore delegato Tomaso Tommasi di Vignano, all'interno dell'offerta riservata ai dipendenti. Tommasi ha poi anticipato che è allo studio uno schema di stockoption per i dirigenti, che si sommerà a incentivazioni già in atto, legate agli obiettivi. Dopo aver premesso che la privatizzazione di Telecom è un «miracolo al quale nessuno credeva non più tardi di nove mesi or sono», ed aver aggiunto: «Dal punto di vista teorico sono sempre stato contrario al nocciolo duro», Rossi ha spiegato che «il sistema del nocciolo duro è un corretto sistema per traghettare verso la public company quella che sarà la prima società italiana privata per capitalizzazione di Borsa». Quanto alla liberalizzazione del settore, contrariamente a quanto avvenuto in Gran Bretagna, in Italia questa sta avvenendo contemporaneamente alla privatizzazione dell'operatore monopolista, grazie anche alla «forte pressione europea». A chi osservava che il «nocciolo» sarà in mano ai «soliti noti», Rossi ha ribattuto ricordando che nel nocciolo ci saranno «AT&T e Unisource, e altri che non fanno parte di nessun'altra compagine socia¬ le». Sul tema delicato della rappresentanza delle minoranze (alla quale sonò riservati tre posti in consiglio), Rossi ha ammesso che la delega è uno strumento «poco utilizzato», ma ha fatto presente che già oggi esistono azionisti Telecom, come i fondi, che hanno i requisiti per giocare un ruolo nella nomina di consiglieri. Per concludere: «Questo di Telecom sarà comunque un buon test». Sui prossimi traguardi di Telecom, Tommasi ha indicato agli analisti per il Duemila oltre 48.000 miliardi di ricavi consolidati, un Roe al 13%, un Roi (ritorno sugli investimenti) al 27%. E ancora investimenti per 50.000 miliardi nel quadriennio, di cui 30.200 .nella rete fissa, 4900 nel radiomobile e 10.300 nelle attività internazionali, tutti da autofinanziamento. Un piano industriale che punterà ad acquisizioni in Europa e America Latina. Sull'ingresso di AT&T e Unisource nel nocciolo duro, ì vertici Telecom hanno confermato che i due gruppi stranieri entreranno definitivamente dopo la conclusione delle intese in corso. E se gli accordi non andranno a buon fine? Liberi tutti. In tal caso, i due rappresentanti di At&T e Unisource in consiglio si dimetteranno. Non potrebbero sorgere conflitti di interesse per i consiglieri AT&T e Unisource? No, tutto dipenderà, secondo Rossi, dalla gestione corretta dei prossimi consigli nei quali, ovviamente, i due consiglieri dovranno astenersi sulle questioni che li riguardano. Infine, sul rimborso di Tim ad Omnitel, che Rossi definisce «un problema gonfiato», il contenzioso si risolverà domani tra le due parti, davanti al ministro delle Poste Antonio Maccanico. Valeria Sacchi PARIGI. Il ministero del Tesoro francese è pronto a fare festa. Secondo i suoi conti la vendita del 20 per cento della France Telecom porterà nelle casse dello Stato 42 miliardi di franchi, che in lire diventano grosso modo 13 mila. Le prospettive del collocamento sono positive e allora anche il prezzo unitario delle azioni è stato indicato nella fascia alta della forbice attesa dal mercato. Gli investitori le pagheranno 187 franchi e i privati dovranno sborsarne 182 per ogni titolo. In totale finiranno sul mercato 209 milioni di azioni della holding francese delle tic. Dominique Strauss-Kahn, responsabile del Tesoro francese, ha fatto ieri sfoggio di ottimismo. «Gli operatori professionali e i risparmiatori stanno effettuando le prenotazioni e la do¬ Dominique Strauss-Kahn ministro del Tesoro francese Guido Rossi, presidente della Telecom Italia

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