«Caro Fausto pensa ai poveri»

Anche la San Vincenzo scrive al «ribelle»: la crisi sarebbe un disastro per quelli che dici di voler proteggere Anche la San Vincenzo scrive al «ribelle»: la crisi sarebbe un disastro per quelli che dici di voler proteggere «Caro Fausto, pensa ai poveri» SARA' che il partito unico dei cattolici ha lasciato un vuoto difficile da colmare. Sarà che qualcuno ha le idee un po' confuse, visto che Gianni Morandi va a cantare Imagine davanti al Papa, senza neppure censurare le strofe che inneggiano a un mondo «senza inferni e senza religioni». Sarà che persino Antonio Di Pietro, con il suo linguaggio senza fronzoli, va ripetendo ai suoi seguaci che «Bertinotti non ha il monopolio dei poveri». Sarà quello che volete, ma ormai è chiaro che ai cattolici questo Bertinotti che si fa paladino dei meno abbienti contro il cattivo Prodi che vuole tagliare il tagliabile comincia a dare fastidio. Ed è proprio in questo strano clima che ieri mattina, alla vigilia del vertice di Palazzo Chigi, nel gran teatrino della politica hanno debuttato a sorpresa le dame della San Vincenzo, quelle che nell'immaginario collettivo sono il più autorevole surrogato dello Stato sociale. «Gentile onorevole Bertinotti - hanno scritto le brave donne al leader dei comunisti, a firma del loro presidente Marco Bersani - la società di San Vincenzo de' Paoli si rivolge a lei preoccupata dell'attuale situazione politica...». E fin qui niente di strano, se gli appelli al compagno Fausto li hanno fatti pure Sabrina Ferilli e Francesca Neri, nessuno potrà negare alla San Vincenzo il diritto di di¬ re la sua. La novità sta nel seguito, quello in cui le pie dame mandano a dire a Bertinotti (e per conoscenza a Romano Prodi) che la Finanziaria non è certo perfetta, ma che comunque lui, il comunista chic, di poveri non capisce un bel niente: «A tutela della dignità della persona umana e dei meno abbienti - scrivono - temiamo fortemente che l'intransigenza sua e del suo partito in questo particolare momento sia dannosa proprio a quelle categorie di persone più deboli che Ella giustamente intende difendere. La esortiamo vivamente, proprio nel nome dei più bisognosi, a soprassedere ad una intransigenza apportatrice di conseguenze negative e di addivenire alle rettifiche possibili degli elementi più vistosamente negativi di questa Finanziaria...». Il finale nasconde un fondo di ottimismo: «Certi che l'onestà del suo pensiero la porterà a non trascurare questa voce che si unisce a tante altre che in questo momento le giungono per chiederle la stessa cosa...». Reazioni da Bertinotti? Per il momento, nessuna: d'altra parte il leader di Rifondazione ieri aveva altro da fare. E in ogni caso, quello della San Vincenzo non è stato l'unico messaggio che il mondo cattolico ha mandato ieri a Bertinotti. Alle parole della San Vincenzo, i più concreti Paolini hanno aggiunto i numeri, quelli di un sondaggio che Famiglia Cristiana pubblicherà domani: se si votasse oggi, senza accordi di desistenza, Rifondazione comunista per derebbe un terzo dei suoi voti a favore dell'Ulivo. Se non è uno schiaffone, poco ci manca E l'interminabile maratona di ieri dimostra che, in fondo, il buon Fausto non aveva tanta voglia di porgere l'altra guancia. Guido Tiberga D'Alema non si fida «Chi ci assicura che tra una settimana questi non decidano di aprire la crisi lo stesso»? Famiglia Cristiana «Se si andasse alle elezioni il prc perderebbe un terzo dei voti» Il capo del governo accusa: «La lista delle loro richieste è una fisarmonica che si allunga sempre di più» San Vincenzo de' Paoli