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APPELLO AL RICCONE IGNOTO GRIDO DI DOLORE PER IL TORO APPELLO AL RICCONE IGNOTO CARO riccone ignoto, è la seconda volta che dalle colonne di questo giornale un tifoso del Toro si rivolge a lei per invitarla a comperarci. Due anni fa ci provò Alessandro Baricco e purtroppo è andata come è andata: al posto suo, caro riccone, sono arrivati dei bravi ragazzi genovesi. Adesso si parla di una cordata di scozzesi (come se non bastasse quello in panchina). Di questo passo eleggeremo presidente il consigliere economico di Woody Alien. Noi granata, invece, vorremmo proprio lei. Un miliardario vero, come quelli delle squadre che un tempo consideravamo al nostro livello: Juve, Milan, Inter, Roma, Lazio, Fiorentina. Un miliardario possibilmente tifoso, possibilmente piemontese e assolutamente solvibile. Siamo gente all'antica: alle finanziarie internazionali e ai fondi-pensione preferiamo le prosaiche certezze di un patrimonio personale. E prima che in Borsa, vorremmo andare in serie A. E restarci. E giocare un derby, perché abbiamo nostalgia persino della Goeba: veda un po' come siamo ridotti. E magari anche rivincere uno scudetto, prima o poi, cioè prima che noi bambini cresciuti con i gol di Pulici su cross di Sala si diventi nonni aspettando quelli di Ferrante su assist di Tricarico. A proposito, forse la nostra voce le giungerà un po' flebile. Si abbassi un po' di più: ci vede adesso? Siamo laggiù, in fondo alla serie B, schiacciati da Fidelis Andria e Castel di Sangro, a soli due punti dal Treviso e dalla C. Vantiamo il quarto peggior attacco e la seconda peggior difesa del campionato Nelle scuole elementari di To rino e del Piemonte la percen tuale dei tifosi granata è ormai ben sotto il 30%: fra dieci anni in tutta la regione nasceranno Massimo Gramellini CONTINUA A PAG. 12 SETTIMA COLONNA V,