A Roma un convegno mette a confronto i grandi vecchi e le nuove generazioni di Enrico Singer

Ma c'è qualcosa da salvare nel secolo XX? Ma c'è qualcosa da salvare nel secolo XX? A Roma un convegno mette a confronto igrandi vecchi eie nuove generazioni "TI ROMA 1 WIARE un dialogo tra gli «anziajl ni del secolo», che hanno vissuto ri le tragedie e le speranze di un k *t '900 grande e terribile, segnato da negazioni feroci ma anche da conquiste, e i giovani di oggi che vivranno tra poco nel terzo millennio e che dovranno valutare che cosa va salvaguardato e che cosa va respinto della drammatica, complessa esperienza del nostro passato recente. L'idea è di Raniero La Valle, un intellettuale da tempo convinto del ruolo attivo - e anche politico - della cultura, che si ritrova da pochi mesi alla guida di un assessorato creato nella capitale e davvero unico in Italia: il «Servizio cittadino Roma cambia millennio». Una specie di fabbrica di progetti, con pochi soldi, ma con tanta voglia di fare. Quella di oggi, per Raniero La Valle, è una giornata importante. In Campidoglio, nella grande sala della Protomoteca, si aprirà una Conferenza internazionale organizzata dal neonato assessorato e tenuta a battesimo dal ministro della Pubblica istruzione, Luigi Berlinguer, e dal sindaco Francesco Rutelli, Tema: «Eredità e ricusazioni di fine millennio, verso il secolo nuovo», Per una settimana, il '900 sarà passato al setaccio dei ricordi e delle analisi, Dice Raniero La Valle: «L'ipotesi è che noi, questo secolo che se ne va non lo dobbiamo soltanto conoscere: lo dobbiamo capire e giudicare in modo da poterci assumere la responsabilità di quello che sarà l'imminente futuro». «Il passaggio dal secondo al terzo millennio, in realtà, è un passaggio del tutto convenzionale..Non sappiamo neanche se il nuovo millennio comincia il primo gennaio del 2000, o il primo gennaio del 2001. Eppure c'è un grande valore simbolico che dobbiamo trasformare in una occasione da non perdere per guardare indietro e avanti». E la conferenza di Ro- ma può essere un punto di partenza. L'elenco degli «anziani del secolo» che renderanno le loro testimonianze è lungo. Alcuni hanno inviato interventi scritti o filmati, come Mikhail Gorbaciov, Robert McNamara e René Girard. Massimo Cacciari si collegherà oggi in teleconferenza. Altri si alterneranno al sobrio tavolo degli incontri che, dopo l'apertura in Campidoglio, si sposteranno all'università «AngeUcum». Ci saranno, tra gli altri, Wolfgang Huber, vescovo luterano di Berlino; il rabbino di Roma, Elio Toaff; i fisici Marghe- rita Hack e Francesco Calogero; il sociologo brasiliano José de Sousa Martins; il vescovo ausiliario di Roma, Clemente Riva. E ci sarà Pietro Ingrao: una presenza molto attesa quella dell'anziano leader del pei che non interviene da tempo in pubblico. La testimonianza di Ingrao è in programma per giovedì e ha per titolo «In che cosa ho creduto». Tutti gli «anziani del secolo» invitati a Roma da Raniero La Valle affronteranno dei capitoli del secolo che se ne va. Anticipazioni? Soltanto sugli interventi di Gorbaciov che rivendica la decisione politica dell'a¬ pertura del muro di Berlino - e dell'ex segretario di Stato americano, Robert McNamara, che ripudia la guerra nel Vietnam e ricorda che al '900 è toccato un record tragico: 160 milioni di morti nei campi di battaglia e in quelli di sterminio. Un secolo da buttare, allora? Raniero La Valle non è così categorico. «Ci sono stati orrori tremendi, ma c'è stato anche il costituzionalismo, il movimento per i diritti. Ecco perché questa conferenza si chiama eredità e ricusazioni di fine millennio. Ecco perché gli "anziani del secolo" devono porsi il problema di che cosa consegnano, di che cosa lasciano incompiuto e di che cosa vorrebbero fosse risparmiato alle generazioni destinate a vivere l'avventura del nuovo secolo». E una prima verifica diretta ci sarà già durante la conferenza che prevede anche una «fase itinerante». In tre giornate il dibattito si sposterà in undici grandi scuole romane - dal Mamiani al Fermi, dal Visconti al Vittoria Colonna, dal Virgilio al Manin - dove migliaia di studenti incontreranno gli «anziani del secolo». Raniero La Valle ha una speranza. «Dobbiamo riuscire a vivere questi due o tre anni che ci separano dal terzo millennio come un tempo prezioso. Fare in modo che le persone, che le università, che le scuole, che le politiche si interroghino su questo momento di passaggio per pensare al nuovo che viene in termini di responsabilità e di decisione». E ha, anche, un progetto: «Creare a Roma un centro, un luogo fisico e permanente di studio e di incontri sul futuro dell'umanità che potrebbe chiamarsi Mah adam (in ebraico significa "Chi è l'uomo"). Perché, forse, è proprio questa la domanda alla quale rispondere sulla soglia del terzo millennio». Enrico Singer Il Campidoglio, a Roma. Qui si svolge il convegno su «Eredità e ricusazioni di fine millennio»