Massacro sullo scuolabus

Massacro sullo scuolabus Massacro sullo scuolabus Sgozzati 17 scolari e cinque adulti ALGERI. Diciassette scolari sono stati sgozzati ieri mattina vicino a Bouinane, 35 chilometri a Sud di Algeri. La località assaltata è nella regione di Blida, città dove gli ultra islamici venerdì sera hanno utilizzato per la prima volta i mortai. Gli scolari sono caduti in un'imboscata tesa loro da un gruppo armato. Con loro è morto anche l'autista che, a bordo di un camioncino, li stava conducendo a scuola. Tra le vittime si contano anche quattro membri di un comitato d'autodifesa che stavano scortando i ragazzi a bordo di un veicolo che è saltato su una mina. Gli integralisti hanno anche sequestrato una decina di altri scolari. Le vittime sono state fermate in mattinata sulla strada che porta dal loro villaggio a Bouinane, la località dove si trova la scuola. Si tratta del primo massacro di alunni commesso in Algeria dall'inizio delle violenze nel gennaio 1992. Sempre nella zona di Bouinane, nei villaggio di Mellaha, sono state sgozzate nella notte tra giovedì e venerdì 38 persone appartenenti a cinque famiglie. Tra le vittime figurano dodici bambini e 5 donne. E tredici persone della stessa famiglia - tra cui sei bambini - sono state sgozzate nella regione di Medea (100 chilometri a Sud della capitale) nella notte tra giovedì e venerdì scorsi. Oltre ai sei bambini (uno aveva appena un anno di età), le vittime sono quattro donne e tre uomini, tutti uccisi a Draa T'mar, nel comune di Zoubiria. Infine un'adolescente di 16 anni, rapita durante il recente massacro di Bentalha, è stata ritrovata in un pozzo. E' stata torturata e uccisa con un colpo in mezzo agli occhi. E i morti naturalmente si contano anche sull'altro fronte, quello dei terroristi: 17 integralisti armati sono stati uccisi durante un'operazione ancora in corso condotta dalle forze dell'ordine a Ouled Allei, nella regione di Sidi Moussa, 25 chilometri a Sud di Algeri. Ouled Allei è un villaggio caduto nel 1994 sotto il controllo del Gruppo islamico armato. Tra gli islamici uccisi figura, scrive «La Tribune», Abou Abdellah Aissa, uno dei capi del Già. Nella stessa operazione sono morti anche quattro militari. Per la prima volta dall'inizio del sanguinoso conflitto fra il governo e gli integralisti armati, un alto ufficiale dell'esercito algerino ha fornito informazioni alla stampa. Con un gruppo di giornalisti algerini, il generale Fodhil ha parlato soprattutto dell'offensiva lanciata a Oued Allei. L'operazione dell'esercito, iniziata dodici giorni fa, viene condotta con carri armati e bulldozer che avanzano lentamente per evitare le mine seminate ovunque dagli estremisti, e con elicotteri che sorvolano continuamente la zona. Alcuni giornalisti che hanno avuto per la prima volta il permesso di raggiungere il piccolo centro hanno riferito che il cerchio intorno a Oued Allei si sta chiudendo e le truppe governative stanno per sferrare l'attacco finale. «Tutte le case di Oued Allei sono collegate da tunnel. I terroristi hanno abbastanza cibo e munizioni per resistere a lungo», ha detto Fodhil. Secondo il generale nelle file del Già combattono anche «volontari» di nazionalità libica, marocchina e tunisina, tutti reduci della guerra in Afghanistan. [Agi-Ansa]

Persone citate: Abou Abdellah Aissa, Sidi Moussa

Luoghi citati: Afghanistan, Algeri, Algeria