Dopo le scosse i curiosi In fila sui luoghi del terremoto

Dopo le scosse, i curiosi Ieri la terra ha tremato cinquantatré volte. Un anziano che dormiva in auto è morto di infarto Dopo le scosse, i curiosi In fila sui luoghi del terremoto ROMA. Per 53 volte la terra ha continuato a tremare dalla mezzanotte dì sabato alle 16,20 di ieri nell'Appennino umbro-marchigiano, con epicentro nella zona di Colfiorito. Le scosse più forti sono state due, di intensità pari al quartoquinto grado della scala MercaUi registrate alle 10,30 e alle 11,36. A San Giustino Umbro un anziano che da 3 giorni dormiva nella sua auto è morto probabilmente per un infarto. L'uomo, 71 armi, si è sentito male poco prima dell'alba. I TURISTI DEL SISMA. Tutti in coda per vedere e fotografare le macerie del terremoto, le tendopoli, i soccorritori al lavoro: è trascorsa così la domenica del dopo-sisma sui monti a cavallo tra l'Umbria e le Marche, con la statale 77 che collega le due regioni intasata anche a causa dei semafori che ne regolano il flusso in prossimità dei centri abitati danneggiati dalle scosse. Ma il panorama, sebbene un po' più sfumato, non cambia sulla strada di montagna che collega Nocera Umbra a Colfiorito e da lì nelle Marche, a Serravalle di Chienti. Chilometri di code, sia sul versante marchigiano, sia su quello umbro, che ostacolano, tra l'altro, gli spostamenti dei soccorritori. BRACCIO DI FERRO BARBERI-PADRE MARTINO. L'Osservatorio sismico «Bina» di Perugia dalla mezzanotte scorsa ha deciso di non comunicare più «dati sismici a chiunque» e di sospendere «qualunque visita» alla struttura. Lo ha comunicato, in una nota, il direttore dell'Osserva- torio, padre Martino Siciliani, il quale ha riferito che l'iniziativa è stata presa dopo la «minaccia» del sottosegretario Franco Barberi di «chiudere» con decreto prefettizio la struttura. Sotto accusa una presunta «sovrastima» della scossa tellurica registrata alle 18,13 di sabato (prima indicata approssimativamente del settimo grado, poi definita del sesto-settimo), che sarebbe stata incautamente diffusa. Per l'Istituto nazionale di geofisica quella scossa era del sesto grado, ma padre Martino rivendica la correttezza della valutazione del centro: «Ci avrebbero potuto contestare la magnitudo, ma non l'intensità che è empirica e approssimativa. La mia esperienza mi conforta nella esattezza della stima: sesto-settimo grado». «La reazione del direttore dell'osservatorio "Bina" di sospendere l'attività mi sembra francamente fuori misura: lo invito a collaborare con pieno spirito di servizio». Questo l'appello rivolto dal sottosegretario alla Protezione Civile Franco Barberi in una nota nella quale chiarisce che non è mai «stata minacciata la chiusura dell'Osservatorio», ma che all'assessore regionale umbro all'Ambiente e alle infrastrutture Orfeo Goracci è stato richiesto di chiedere al direttore del «Bina», di «astenersi nell'attuale fase di emergenza dall'emettere solo sulla base dei propri dati notizie sulle scosse sismiche di questi giorni». Questo perché, spiega Barberi, «l'Osservatorio di Perugia gestisce una rete di qualità infe¬ riore a quella dell'Istituto Nazionale di Geofisica». IL VESCOVO TERREMOTATO. «Il Signore mi ha reso uguale a voi e questa è una grazia perché così posso vivere come i miei fratelli»: il vescovo di Assisi, Nocera e Gualdo Tadino, monsignor Sergio Goretti, si è così rivolto ai nocerini che hanno assistito alla messa, ieri, sotto la tenda della mensa della tendopoli di Nocera. Come tutte le altre funzioni religiose nelle zone terremotate, è stata celebrata all'aperto anche questa, a ridosso della cucina da campo. E il vescovo «terremotato» ha dormito in auto in seguito alle lesioni dell'arcivescovado. GLI SCI AfAl II, Sciacalli che si spacciano per tecnici della Regione. Anche di questo devono preoccuparsi i cittadini che risiedono nelle zone del sisma, ai quali ha rivolto un appello il vicepresidente della giunta regionale dell'Umbria e vicecommissario del governo, Orfeo Goracci, affinché «non facciano entrare nelle proprie abitazioni persone sprovviste di tesserino di riconoscimento». CU INTERVENTI PER LA BASILICA. Le fasi dell'intervento sulla basilica di San Francesco d'Assisi sono state discusse ieri in una riunione presieduta dal sovrintendente ai beni artistici di Firenze, Antonio Pao- lucci. In particolare l'intervento sul transetto verrà compiuto dai vigili del fuoco che, attraverso «una specie di pompa», spruzzeranno un materiale consolidante su pietre e fessure per bloccarle e per impedire che anche la pioggia, penetrando, possa creare danni. Poi il transetto verrà imbracato con due tiranti per mantenerlo collegato al resto della Basilica. «Quindi potrà cominciare il ponteggio, da realizzare nella Basilica Superiore che sarà - ha detto Paolucci - modulato lungo tutta la chiesa e che sopra avrà una specie di cupola per impedire il cedimento ulteriore delle volte». [a. tor.] La guerra tra l'osservatorio di Perugia e Barberi per una presunta «sovrastima» della scossa tellurica delle 18,13 di sabato Il vescovo di Assisi: sono senza casa come voi. Per me questa è una grazia perché così posso vivere come i miei fratelli to ai so esu er e il ue al rà zhe to ra elle r.]