MARCIA BIBLICA di Gabriele Romagnoli
MARCIA BIBLICA MARCIA BIBLICA WASHINGTON. Agitando la Bibbia come in altri tempi si agitava il libretto rosso di Mao, centinaia di migliaia di uomini si sono messi in marcia su Washington per quello che potrebbe diventare il più grande evento a sfondo religioso di tutti i tempi negli Stati Uniti. Arrivano dalla provincia profonda, dove il loro movimento è cresciuto tra l'ùidifferenza della stampa nazionale. Hanno prenotato 4200 autobus, 44 voli charter, 50 mila parcheggi. Hanno ottenuto che la metropolitana aprisse quattro ore prima. Si fanno chiamare «Promise Keepers», coloro che mantengono le promesse. Della preghiera hanno fatto un programma politico. Oggi si inginocchieranno tutti insieme sul Mail, il grande viale erboso che conduce alla cupola del Congresso: il cuore della vita pubblica americana. Secondo le previsioni della polizia potrebbero essere 700 mila. [Ansa] farebbe con un'automobile: qualcosa con cui fare un pezzo di strada insieme, condividendo esperienze e raggiungendo qualche meta, prima di separarsi, procedere a piedi e, nel caso dovesse servire, noleggiare un'altra auto. Oggi, tutti giurano che non sarà così. Lo giura John, un nero enorme con le trecce rasta, mentre bacia la sua Liz. «Primo matrimonio?» «Primo e ultimo» risponde con una risata. Fanno finta di crederci i fotografi (che poi sono gli stessi tre che noleggiavano i fiori). Scattano loro una bella polaroid sullo sfondo dei grattacieli e la mettono in una cornice di cartone con la scritta «You and me forever», io e te per sempre. Dieci dollari, grazie. Poco più in là, nel giardino, qualcuno festeggia stappando una bottiglia di spumante portata da casa. Brindano: «Alla meravigliosa esistenza che avremo insieme». E la cominciano scendendo sottobraccio nella metropolitana che li porta via dalla City Hall e da questo giorno della loro vita che non dimenticheranno, anche se è stato più raro che unico. Gabriele Romagnoli
Persone citate: Mao
Luoghi citati: Stati Uniti, Washington
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