La terra trema ancora panico e feriti Paura a Firenze e ad Arezzo: due scosse del sesto grado

L'epicentro è stato a San Sepolcro. Sos di Barberi: quasi mezza Italia è a rischio terremoto L'epicentro è stato a San Sepolcro. Sos di Barberi: quasi mezza Italia è a rischio terremoto la terra trema ancora, panico e feriti Paura a Firenze e ad Arezzo: due scosse del sesto grado NOCERA UMBRA DAL NOSTRO INVIATO Agli esperti che continuavano a parlarne come di un fenomeno in via di assestamento, ieri il terremoto ha risposto con nuove scosse, due delle quali del sesto grado della scala MercaUi, il ferimento di due persone e nuovi crolli. Questa volta la terra ha tremato anche in Calabria, a Firenze, in tutta la Toscana e sull'appennino emiliano. La prima scossa alle 6,50 (quarto-quinto grado MercaUi) in Calabria, tra Reggio e Vibo Valentia. Nessun danno, ma il terrore, tra gente che nel passato ha avuto esperienze terribili di terremoto. Poi, altre scosse, alle 7,35 e alle 8,59 (quarto grado) nelle zone di Umbria e Marche già offese il 26 settembre. E ancora: alle 13, una scossa del quinto-sesto grado, con epicentro Colfiorito in provincia di Perugia. Ed è stato, di nuovo, il panico, con la gente che scappava in strada e urlava per la paura. Un altro pesante episodio sismico alle- 21,38: sesto grado della MercaUi, con epicentro la zona tra Sansepolcro (Arezzo), San Leo (Pesaro) e Pieve Santo Stefano (Arezzo). La scossa è stata avvertita in Romagna, nella zona di Cesena, e di nuovo in Umbria. Ma anche nelle Marche, in alcuni centri del Pesarese e del Monte-feltro. Altre scosse minori sono state avvertite ancora in Toscana, a Firenze e Prato. Alle 23.07 nuova scossa di magnitudo 3,2, quarto grado della scala Mercalli, seguita da un'altra scossa, avvertita nettamente anche ai piani alti dei palazzi di Firenze, alle 23.40. Torna la paura, il panico si scatena tra la gente. Ieri in Umbria la notizia di due feriti provocati dalle nuove scosse ha sconvolto la popolazione. La più grave è Velia Bitti, 69 anni, ricoverata con un trauma cranico. Intorno alle 10 la donna era in casa (dichiarata inagibile) per recuperare dei vestiti. Una scossa ha fatto crollare la scala e il pavimento e sepolto la donna. Il secondo ferito è Attilio Brevetti, 75 anni, di Gualdo Tadino. Si trovava sul tetto del suo capannone, è caduto. La scossa delle 13 ha fatto crollare parte del castello di Sant'Eraclio di Foligno, ora irrecuperabile. Pietrisco e cocci sono caduti anche dalla basilica di San Francesco d'Assisi. Il soprintendente delle Belle Arti, Antonio Paolucci, ha lanciato un nuovo allarme: «C'è il rischio che il collasso delle volte continui». Nuove scosse, ma il presidente della commissione Grandi Rischi dell'Istituto di geofisica, Enzo Boschi, aveva appena detto: «non vi è alcuna possibilità di una nuova scossa di magnitudo superiore a cinque». Ieri il sottosegretario alla Protezione Civile, Barberi, ha lanciato l'allarme ai parlamentari di Camera e Senato: «Il 45% del territorio italiano è sismico. In queste aree vive il 40% della popolazione e il 65% delle loro abitazioni sono insicure. Siamo in grado di prevedere il numero di crolli e di vittime. E questi numeri sono impressionanti». Impressionanti sono anche le cifre del terremoto di venerdì scorso: ammontano a 32 mila le persone fuori casa: 24 mila solo in Umbria. Sono 40.136 i posti-letto allestiti per l'intera area: 31.810 nella prò vincia di Perugia, 5246 in quella di Macerata; il resto è distribuito tra Ancona, il Ternano e il Pesarese. I presidenti delle due Regioni hanno fissato una linea di condotta comune. «Vogliamo evitare polemiche ha spiegato il presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio - e gare competitive, e smentire le divisioni di cui si è parlato nei giorni scorei: Umbria e Marche percorre- ranno insieme il lungo cammino della ricostruzione». I presidenti hanno poi chiesto l'intervento della Cee. Courtney Kennedy, figlia di Robert, ha invece annunciato di voler chiedere a Bill Clinton, e al sindaco di New York, Rudolph Giuliani, un aiuto per il restauro della basilica di Assisi. Nelle polemiche che i giorni scorsi hanno avvelenato l'intervento della Protezione Civile, è intervenu¬ to ieri il ministro degli Interni, Giorgio Napolitano. «Ricordo il terremoto dell'80 vissuto a Napoli - ha detto -. Non c'è paragone tra il tempo trascoreo allora prima dell'arrivo dei soccorsi» e oggi. Le polemiche, ha sostenuto, «sono state amplificate dai media». Flavia Amabile La figlia di Robert Kennedy chiede aiuti economici a Clinton e al sindaco Giuliani e Marche percorre- e al sindaco Giuliani Nelle polemiche che i giorni scorsi hanno avvelenato l'intervento della Protezione Civile, è intervenu¬ Flavia Amabile Una delle tendopoli allestite in Umbria dalla Protezione civile per accogliere la folla dei terremotati