La generazione dei killer innocenti

La generazione dei killer innocenti Il delitto gratuito spia del malessere e della solitudine dei giovani americani La generazione dei killer innocenti Quindici anni, ha assassinato un bimbo di 11 DALLA PRIMA PAGINA ANEW YORK NCHE Good Boy Eddie aveva un complesso preferito: ma erano i Korn. Ne portava addosso la maglietta sotto il giubbotto, mentre andava da una porta all'altra, felice perché stava facendo un sacco di soldi e si sentiva già la trasmittente in mano. Salutò allegramente l'allenatore di football, Joel Menzopane, che di lui dirà poi: «Era il ragazzo più cortese del quartiere, aveva rispetto, diceva: "Sì, signore". Non ne esìstono più, di ragazzi così». Alle cinque e trenta Eddie aveva in tasca duecento • dollari, ancora qualche caramella e avrebbe finito. Pedalò lungo il bosco e deviò, «perché il bosco - dirà la sua compagna di classe Alice - gli faceva paura, pensava fosse pieno di serpenti». Si diresse, invece, verso una casa bianca, con un cesto da pallacanestro davanti al garage. Space Boy Sam, che abitava in quella casa, non giocava più a pallacanestro da tre anni. Né a hockey per strada, come faceva prima. Prima che gli regalassero il computer. Da allora non usciva più. Mandava messaggi nel ciberspazio, diffondeva le sue idee nel sito con il suo nome e la sua foto. Faceva sapere: «Quanto a Dio, la penso come Billy Corgan degli Smashing Pumpkins: non m'interessa se esiste, perché non crédo gli interessi se esisto». Aggiungeva: «Mi piacciono i giochi di ruolo militari, adoro sparare alla gente». E poneva infine la domanda chiave: «Secondo voi, in un duello tra Beavis e Butthead (due personaggi dei cartoni animati, ndr), chi vincerebbe?». Passava le notti davanti allo schermo. I compiti li faceva al mattino sul bus che lo portava a scuola. Sedeva sempre solo, in prima fila, vestito in giacca e cravatta, mentre i compagni, in jeans, scherzavano sul fondo. Quando Good Boy Eddie bussò alla sua porta, il computer di Space Boy andò in corto circuito. Un lungo black-out durante il quale un ragazzo di quindici anni stuprò un ragazzo di undici, lo strangolò con una corda, lo chiuse in una valigia e poi, di notte, sotto la pioggia, lo andò a seppellire sotto un albero, nel bosco, dove non ci sono serpenti, ma orsacchiotti e scimmie di peluche e fiori per ricordare «il ragazzo più cortese del quartiere». Quando la polizìa cominciò a cercare il piccolo Eddie Werner, passò anche davanti alla porta del giovane Sam. Lui si alzò annoiato dalla poi- trona di fronte alla televisione e chiese a una vicina: «Cosa succede?». Lei rispose: «Cercano un ragazzino scomparso». Lui tornò a guardare il telefilm. I cani trovarono il corpo di Eddie lunedì. I poliziotti an¬ darono a prendere Sam mercoledì. Lui chiese se poteva portare con sé il computer. Gli dissero di no e gli inflissero già la prima condanna. La seconda veiTà da un tribunale. Non rischia comunque la pena di morte perché ha me¬ no di 18 anni e la legge del New Jersey la esclude, in questi casi. I giornali gli dedicano prime pagine in cui è definito «Cyber psycho». A Jackson Township lo chiamano «mostro» e dicono che la sua famiglia intera deve andarsene di lì (magari a giocare a bingo tutta la vita in riva all'oceano). Le sue ultime parole famose sulle onde elettroniche di Internet sono tratte da una canzone chiamata «Rocket». Dicono: «Ho strizzato la mia anima per far vedere al mondo che sono puro, dentro di me». L'assassinio del piccolo Eddie ha aperto un dibattito in America. Non sulla criminalità minorile, che aumenta in modo impressionante (tre quindicenni hanno ucciso un ristoratore nel Jersey la scorsa settimana, altri tre un droghiere a Manhattan cinque giorni fa). La questione è: bisogna fermare la vendita di dolciumi porta a porta perché è troppo pericolosa per i bambini. Mai offrire caramelle a uno sconosciuto. Nessuno che si chieda perché c'è una generazione di ragazzi che vanno in giro sognando una trasmittente o un computer, qualunque cosa che permetta di parlare con chiunque stia ad ascoltare quello che hanno da dire, ami la loro allegria o la loro tristezza, guardi nel profondo della loro «anima strizzata» e scopra quello che c'è, prima che siano perduti, come una partita di bingo nel Connecticut. Gabriele Romagnoli Ha scritto su Internet «Ho strizzato l'anima per for vedere che sono puro» Era rimasto solo con il computer, i genitori erano andati a bere e giocare Edward vendeva dolci porta a porta sognava di vincere un walkie-talkie Si è aperto un dibattito: i minori non devono vendere a domicilio I baby-killer dilagano in America e il Paese si domanda perché

Persone citate: Billy Corgan, Eddie Werner, Gabriele Romagnoli, Good Boy Eddie, Joel Menzopane, Korn, Rocket, Smashing, Space

Luoghi citati: America, Connecticut, Jersey, Manhattan, New Jersey