«Fausto ripensaci, sarebbe una tragedia»

in» i in» «Fausto ripensaci sarebbe una tragedi Radio Popolare, a confronto il popolo delle due sinistre la reazione della I CMILANO E' persino la pidiessina con la voce rotta dall'imminente singhiozzo: «Per amor di Dio, dite al Fausto di non trascinarci nell'abisso». C'è persino il rifond aiolo con la voce affilata dall'astio: «Ma quale abisso? Così imparate a non prenderci sul serio. Noi siamo di sinistra e questa è una Finanziaria di destra, quindi buttiamo tutto a monte». Da due giorni Radio popolare assorbe via etere la parlante sinistra - ulivista, rifondatrice, realista, sognante, incazzosa, commossa, involuta - che aspetta sul crinale quotidiano dei tg l'evolversi del sisma bertinottiano. Il governo viene giù oppure no? A chi cascheranno addosso le macerie? E quante anime rosse costerà? In tutto parecchie decine di telefonate, ore e ore di chiacchiere, con una contabilità plausibile che dice così: maggioranza secca contro la crisi («Mai e poi mai, siete mica pazzi!»), cospicua minoranza a favore, ma con la novità che pure tra i rifondatori serpeggia (almeno) il dubbio. Attacca per l'appunto un rifondatore, maschio, pensionato: «Sono un ex dipendente Iri e vorrei dire a D'Alema che di Rifondazione non c'è più bisogno perché adesso c'è Tonino in ìista, giusto? C'è Di Pietro, giusto? E quindi, vorrei dire a D'Alema, di continuarci tranquillamente a sfotterci e poi a sfotterci e poi a sfotterci. Bravi». Pidiessina, impiegata: «Faccio un appello: compagni, per favore evitiamo la crisi. Se Bertinotti sta facendo questo gioco per ottenere di più a me sta bene, ma mandare tutto all'aria non lo deve fare. E' un appello che faccio con il cuore». Ulivista maschio, impiegato: «Mi chiedo come fa Bertinotti a non capire: dice che lui si batte per i più deboli, ma se il governo cade si bruceranno migliaia di miliardi e il prossimo governo dovrà fare manovre ancora più pesanti. E allora chi ci andrà di mezzo?». Ulivista femmina, operaia: «Sono anni che facciamo sacrifici e adesso, proprio adesso che siamo a un passo dalla ripresa, rifondazione si mette a distruggere tutto... Io trovo che siamo un Paese grottesco». Ex rifondatore: «Ho votato Bertinotti e non lo farò mai più. Gli dico questo: bravo, dopo que- sta cosa avrai più voti, magari sta cosa avrai più voti, magari arriverai al 15 per cento... Lui avrà il 15 per cento dei voti e noi tutti staremo con il culo per terra. Magari pure all'opposizione e Berlusconi al governo». Rifondatore doc: «Vai avanti così Fausto». Pi diessino doc: «Vorrei dire ai compagni di rifondazione che la politica è la risoluzione dei problemi e non quella di fare le prime donne». Intruso del Polo: «Bravo Fausto, ancora un po' e tutti voi comunisti di merda andrete a casa». Ulivista, maschio, operaio: «Bertinotti vuole la crisi senza sapere cosa succederà. Così come vuole le 35 ore settimanali senza sapere che i lavo- ratori faranno ancora più ratori faranno ancora più straordinari e magari pure il secondo lavoro». Rifondatore, militante, trentenne: «Da questo governo di destra ce ne dobbiamo andare visto che continuano a farci ingoiare dei rospi». Mediatore maschio, impiegato: «Vabbè se ci sarà la crisi si affronteranno le elezioni. L'importante è che alle elezioni si vada tutti uniti perché spararsi addosso è inutile. O no?». Rifondatore moderato: «Bertinotti sta semplicemente mantenendo quello che ha sempre detto. Bisogna capirlo, è l'unico che ha a cuore la sorte degli operai... Perciò fa bene... Ma sono sicuro che prima della cri- sono sicuro che prima della crisi si fermerà: neanche lui la vuole davvero». Quasi rifondatore, maschio studente: «Sono Aldo, pronto? Sono Aldo, tocca a me? Ecco voglio dire che D'Alema se l'è cercata, tratta Bertinotti con acredine e disprezzo agitando sempre lo spauracchio delle elezioni per buttarlo fuori da governo... Però adesso le elezioni sarebbero una jattura, l'unico partito che ne trarrà vantaggio sarà la Lega perché la gente penserà che la politica di Roma fa schifo». Militante pds, donna, impiegata: «Auspico un accordo. In fondo i compagni di rifonda¬ zione fanno parte zione fanno parte della grande famiglia della sinistra. Perciò auspico». Rifondatore: «Sono sempre stato d'accordo con Fausto, ma questa volta... Per i lavoratori subordinati le elezioni sarebbero una tragedia». Rifondatore iracondo: «L'Italia è un Paese di destra e questo è un governo di finta sinistra. Se andiamo al voto magari rivince il Polo e questo equivoco finisce. Così noi ricominciamo a fare le battaglie dall'opposizione». Impiegata: «Vorrei dire a quello che ha chiamato prima: se si accontenta del tanto peggio tanto meglio si accomodi. Ma a me chi mi rida l'eurotassa, Bertinotti?». Click, [p. cor.] UlKVBJH BflKfflBffl D10 P CON NOI «La soluzione della crisi? Preti e comunisti insieme nell'Ulivo, i cattolici al governo con la sinistra cubana, atea e assassina. Care suore e cari frati di Assisi, è per questo che Dio ha fatto venire il terremoto». [Vittorio Sgarbl nomina Dio vicepresidente del Polo, 13,33, Canale 5] Fausto Bertinotti

Luoghi citati: Assisi, Italia, Roma