Cresce il patrimonio Boom di utili per Ifi

Nei primi sei mesi i guadagni saliti del 59% Nei primi sei mesi i guadagni saliti del 59% Cresce il patrimonio Boom di utili per Ifi TORINO. E' positivo per 434 miliardi di lire il risultato prima delle imposte di competenza del Gruppo Ifi nel primo semestre dell'anno in corso. Rispetto allo stesso periodo del 1996, quando l'utile era stato di 273 miliardi, si registra un aumento del 59 per cento, «un significativo miglioramento» dovuto ai maggiori proventi da partecipazioni. Il dato che emerge dall'andamento della semestrale esaminata ieri dal consiglio di amministrazione dell'Istituto Finanziario Industriale, riunitosi sotto la presidenza di Giovanni Agnelli, si accompagna ad altri risultati positivi: la crescita del patrimonio netto consolidato di competenza del gruppo, passato da 4530 miliardi al 31 dicembre scorso a 5012 nei primi sei mesi di quest'anno; l'aumento complessivo del fatturato che ha raggiunto i 47 mila miliardi, contro i 44 mila del semestre precedente. Risulta negativa, invece, per 130 miliardi di lire, la posizione finanziaria netta consolidata a breve dell'Ifi e delle controllate al 100% Carfin e Soiem, a causa di investimenti in partecipazioni effettuati nel periodo. Nel gennaio '98, però, la cessione di azioni Fiat ordinarie alla Compagnia di San Paolo di Torino (l'Ifi e l'Ifil sono entrati con il 5% nel capitale dell'Istituto bancario torinese nell'ambito del processo di privatizzazione della banca), comporterà un incasso di 188,3 miliardi di lire. Sulla base dei prezzi di fine settembre, il portafoglio partecipazioni presenta una plusvalenza potenziale di oltre 4700 miliardi. Stabile il flusso dei dividendi: 90,4 miliardi in questo primo semestre contro i 91,7 del precedente. Per la sola capogruppo Ifi, il risultato del primo semestre ammontava a 46,7 imbardi di lire al lordo delle imposte contro i 42,1 miliardi dello stesso periodo dell'esercizio precedente, il 10,9 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Sulla base del risultato dei primi sei mesi e della «prevedibile» evoluzione dell'esercizio in corso, i vertici della cassaforte della famiglia Agnelli ritengono che l'utile '97 della Ifi Spa migliorerà rispetto all'anno precedente. Il risultato consolidato '97, viene ricordato, è strettamente correlato a quelli delle consociate. Considerando il risultato del primo semestre, quindi, e l'andamento economico della Ifi spa e delle consociate, l'utile consolidato '97 del Gruppo è stimato anch'esso in miglioramento rispetto al '96. Il consiglio di amministrazione della società ha delibera¬ to inoltre di proporre alla prossima assemblea di autorizzare l'acquisto, per un periodo di 18 mesi, di un massimo di 8 milioni di azioni Ifi ordinarie e/o privilegiate, ad un prezzo minimo di 1000 lire - pari al valore nominale - e massimo di 40 mila lire, con uno stanziamento di 200 miliardi alla riserva acquisto azioni proprie e di stabilire, altresì, le modalità di disposizione delle azioni eventualmente acquistate. Fra le operazioni più rilevanti della prima parte del 1997, si registra l'acquisizione della quota Juventus detenuta dalla Sisport Fiat Spa e la sottoscrizione dell'aumento di capitale della stessa per 18,4 miliardi. Dopo tali operazioni la partecipazione dell'Ifi nella squadra di calcio è salita al 99,6 per cento. E' stato anche sottoscritto un accordo con il gruppo cementiero Buzzi cbe prevede l'ingresso dei casalesi con una quota rilevante nella Unicem Spa. Il presidente Ifi Giovanni Agnelli e, sotto, il vicepresidente Umberto Agnelli

Persone citate: Agnelli, Giovanni Agnelli, Umberto Agnelli

Luoghi citati: San Paolo, Torino