La benzina da oggi più cara di Bruno Gianotti

lo benzina da oggi più cara lo benzina da oggi più cara BoUo ciclomotori, insorgono i giovani ROMA Palazzo Chigi assediato da uno sciame di motorini. E' la protesta annunciata per il 25 ottobre dal Coordinamento motociclisti, la prima forma di protesta contro l'aumento del bollo previsto dalla Finanziaria. I centauri hanno il dente avvelenato con tutti: con il governo che ha introdotto a 50 mila lire la quota minima per la tassa di possesso (fino a oggi costa 20 mila lire), pochi giorni dopo aver allargato alle moto gli incentivi per la rottamazione. E minacciano di boicottare il Fisco: 50 mila sì, ma pagate a rate, dilazionate il più possibile. «L'aumento del 150% del bollo sui motorini è del tutto ingiustificato - sostiene poi Paolo Sesti, presidente della Federazione motociclistica italiana - anche perché i ciclomotori garantiscono dei tempi di percorrenza inferiori del 45% e dei consumi minori del 60% rispetto a quelli delle auto». Ed è significativo che il deputato verde Alfonso Pecoraro Scanio abbia già annunciato un emendamento alla legge finanziaria per sopprimere «l'assurdo aumento del bollo sui motorini trasferendo tale aggravio sulle auto di lusso e i mezzi più inquinanti». Da oggi protestano anche gli automobilisti. Il primo effetto delle nuove aliquote Iva è il rincaro dei carburanti: lo scatto dell'aliquota dal 19 al 20% comporta un aumento teorico che va dalle 14 lire il litro per il gasolio alle 19 per la super. Gli esercenti del settore prevedevano un rincaro medio di 15 lire, ma le compagnie non fanno fronte unico. Nessuna indicazione da Agip, Ip e Api. Kuwait sceglie la via dell'«aumento zero»: conferma che l'aumento dovrebbe essere sulle 15 lire, ma ritiene «in questo momento di poter assorbire tale maggiore costo lasciando inalterati i prezzi dei carburanti distribuiti dalla rete Q8», grazie al favorevole andamento di greggio e dollaro sui mercati intemazionali. Piccolo ritocco alle pompe Esso e Shell: 5 lire per tutti i prodotti. Fina aveva ridotto i prezzi proprio ieri, 5 lire il litro e manterrà il ribasso. Tamoil annuncia i rincari più consistenti: 15 lire per le benzine, 10 per il gasolio e 5 per il Gpl, ma non subito. Altre novità nel settore auto, ma per le aziende e i lavoratori autonomi che possono scontare l'acquisto dal reddito, arriveranno a gennaio. Il governo ha infatti cancellato il riferimento alla cilindrata, mentre le precedenti limitazioni prevedevano l'impossibilità di dedurre le auto a benzina sopra i 2000 di cilindrata e quelle diesel oltre i 2500. Resta però il tetto per la deducibilità a 35 milioni e quindi lo sconto non riguarderà gli importi eccedenti. Un calo dell'importo deducibile è invece previsto per le moto (anche in questo caso non si farà più riferimento alla cilindrata) e per i motorini: rispettivamente da 10 a 8 milioni per le prime e da 5 a 4 milioni per i secondi. Nessun pericolo immediato per i tabacchi. Le Finanze hanno precisato che toccherà ai produttori assorbire l'aumento dell'1% di Iva. Ma i produttori non sembrano affatto d'accordo e lo scatto, invece di fermarsi alle 50 lire prodotte dalla nuova Iva, potrebbe arrivare a 200. Colpa del meccanismo complesso che sta alla base del prezzo al consumatore e calcola sia l'imposta di consumo sia l'aggio dei tabaccai in funzione del prezzo finale. Se i produttori chiedessero e ottenessero un aumento compensativo del mancato guadagno, gli effetti dell'Iva verrebbero quadruplicati. Bruno Gianotti Il ministro Visco

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scanio, Paolo Sesti, Visco

Luoghi citati: Api, Kuwait, Roma