La nube sfiora anche Bali

Il grande rogo Il grande rogo la nube sfiora anche Bali GIAKARTA. I colossali incendi che hanno finora divorato 800 mila ettari di foreste pluviali a Sumatra e nel Borneo, avviluppando il Sud-Est asiatico in una micidiale nube tossica, si sono estesi nelle ultime 24 ore anche a Giava, Sulawesi (la ex Celebes), Man Jaya e Lombok, un'isola, quest'ultima, a ridosso della mitica Bah, la principale attrazione dell'Indonesia, visitata da milioni di turisti ogni anno. Nei confronti delle autorità di Giakarta cresce lo sdegno dei Paesi vicini più colpiti dalla nube tossica, Malaysia, Singapore, e Brunei. Ieri autorevoli quotidiani, tra cui lo «Straits Times» di Singapore - che riflette il punto di vista governativo - e «The Nation» di Bangkok accusavano l'Indonesia di coprire i «baroni» del legno e i proprietari di piantagioni che avrebbero scatenato il disastro dando fuoco al sottobosco (gli incendi sarebbero dolosi, benché sfuggiti di mano nella loro portata). Intanto la stagione delle piogge si avvicina e ieri c'è stata qualche precipitazione ma insufficiente a migliorare la situazione. Ieri si è diffusa la notizia che la tragedia dell'Airbus della «Garuda», precipitato nella grande nube di fumo, sarebbe avvenuta a causa di ripetute incomprensioni linguistiche tra il pilota e la torre di controllò di Medan. Lo dimostrerebbe la registrazione degli ultimi 90 secondi della conversazione, svoltasi in inglese. L'aereo è precipitato venerdì scorso con 234 persone a bordo - inclusi due italiani - sulla parte settentrionale dell'isola di Sumatra. Il pilota e la terre di controllo non si sono capiti negli ultimi cruciali istanti prima dell'atterraggio. [Ansa]

Luoghi citati: Bangkok, Brunei, Giakarta, Indonesia, Singapore