TELE RADIO EPOREDIESE di Fabrizio Vespa
TELE RADIO EPOREDIESE TELE RADIO EPOREDIESE L'emittente storica di Ivrea propone musica e servizi utili SETTEMBRE 1994. In una tragica serata d'emergenza per i danni della grande alluvione tutti i sindaci del Canavese, riuniti per prendere provvedimenti immediati, si ritrovano improvvisamente al buio. Black-out. Dopo un attimo di smarrimento a qualcuno viene in mente che c'è da giorni, 24 su 24, chi veglia sulle fasi della crisi. Così parte una chiamata di aiuto a T.R.E. 1 FM (Tele Radio Eporediese), la radio più vecchia di Ivrea. Da vent'anni rigorosamente radicata nel territorio per tradizione e obbiettivo, l'emittente eporediese non smentisce la sua funzione di servizio e la sua capacità di penetrazione nel territorio. In pochi minuti il direttore, Giampiero Barolat, facendo da ponte di comunicazione con le squadre di soccorso, risolve il problema e in Comune ritorna la luce. «In questo momento afferma Barolat - l'obiettivo di T.R.E. è quello di scendere in piazza e mettersi letteralmente al servizio degli ascoltatori. Proprio per questo motivo nel nuovo palinsesto ci sarà una collaborazione quotidiana col sindaco Maggia che risponderà, in un filo diretto, ai vari problemi della città, dalla crisi della Olivetti alla riapertura del Teatri Giacosa». Proprio i 48 mila contatti giornalieri guidano le scelte di programmazione, sensibili ai gusti e le esigenze del fedele bacino d'utenza. Così, ascoltando T.R.E. si inciampa in «Gente del Canavese», programma dialettale per «addetti alla lingua» oppure, nelle prossime settimane, in una trasmissione in più puntate sulla storia della Olivetti (dagli albori, con i racconti dei pensionati, fino ai problemi attuali, con un confronto tra lavoratori, sindacati, amministratori e - se si renderanno disponibili - anche i vertici dell'Azienda). Ma lo slancio innovativo di T.R.E. non si ferma ai confini della provincia e propone anche iniziative di livello nazionale, come il bollettino economico delle 15,50 che informa, attraverso la Cariplo, sugli andamenti registrati dai titoli II logo di T.R.E., l'emittente di Ivrea trasmette sui 103.300 dagli studi in corso Nigraòl (tel. 0125 64.14.44) nella mattinata alla Borsa di Milano. I giovani, naturalmente, rimangono lo zoccolo duro della radio e a loro è dedicata l'intera programmazione pomeridiana, affidata alla verve trascinante del d.j Kristian, voce di culto per una schiera di ascoltatori. Tra un brano e l'altro le sue performances in diretta fanno impazzire i centralini e vanno ad arricchire il repertorio di aneddoti cittadini. . Uno per tutti: Kristian chiama il parroco Don Duretto, nel giorno del suo compleanno, fingendosi inviato del Vescovo e comunicandogli di cambiare i canti domenicali con una suite del complesso rock Black Sabbath, per seguire la nuova direttiva liturgica che vuole riavvicinare i giovani alla messa. Dopo un tragico ma esilarante quarto d'ora di schermaglie, lo scherzo si scioglie e parte l'affettuoso «auguri padre!» dell'irriverente Kristian. Che sta già, naturalmente, pensando alla prossima vittima. Fabrizio Vespa A cura di Daniele Cavalla
Persone citate: Daniele Cavalla, Giacosa, Giampiero Barolat, Maggia
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