SCOMMESSA NEL ROERO

RE REBAUDENGO RE REBAUDENGO SCOMMESSA NEL ROERO Nuovo museo a Guarene per gli artisti d'oggi u u NA nuova Peggy Guggenheim? Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista e mecenate torinese, sorride: «E' un personaggio che guardo con un po' di soggezione, certo mi piacerebbe». E per ritagliarsi un posto neUa storia dell'arte degli ultimi anni la signora Sandretto ce la mette proprio tutta: una collezione invidiabile, la presidenza di una fondazione, una delle prime in Italia, dedicata all'arte contemporanea, un gruppo di collaboratori e consiglieri d'eccezione e adesso anche un piccolo museo, spazio d'incontro e di lavoro per artisti. Patrizia Sandretto con il marito Agostino e il contributo dell'assessorato alla Cultura della Regione aprirà al pubblico, dal 27 settembre a Guarene, i saloni di un palazzo di famiglia settecentesco, oltre 2700 metri quadrati, ristrutturati «con mano leggera» da un gruppo di architetti (foto in alto). Il palazzo, nel centro del paesino del Roero, è pensato come un laboratorio, un luogo nel quale si susseguiranno mostre e incontri, insomma un centro internazionale d'arte al pari di quelli francesi e delle «Kunsthallen» tedesche. Un luogo per promuovere e diffondere le ricerche artistiche delle ultime generazioni. Una scommessa che si spera vincente: viste le scarse presenze nelle mostre in città, il rischio di aprire un museo d'arte contemporanea nel Roero nonjida poco. Ma Patrizia SandrettoTottimista: «Credo che di uno spazio di questo genere se ne senta il bisogno e questo mi fa ben sperare». Nelle sale del palazzo saranno presentati, in una mostra, i finalisti per il premio «Guarene Arte»: un «viaggio» all'interno delle ultime tendenze contemporanee. Otto artisti, dall'Inghilterra alla Danimarca, con meno di trent'anni e segnalati da direttori, di museo e curatori internazionali. Il progetto Guarene Arte continua con l'esposizione dell'opera del tedesco Tobias Rebberger, vincitore del Premio Regione Piemonte 1996 (foto in basso). «Che cosa sono le nuvole?» è invece il titolo della mostra curata da Francesco Boanami, responsabile della redazione americana di Flash Art. La mostra, che si rifa al titolo di un film di Pier Paolo Pasolini, vuole essere, attraverso una selezione di pezzi della collezione dei coniugi torinesi, lo spunto per una riflessione sulla funzione dell'arte neUa società contemporanea. Una carrellata di nomi storici: Accardi, Manzoni, Paolini, KouneUis affincati a «nuove promesse»: Cattelan, Marisaldi, Lambii, Caira. Sempre a Guarene sarà disponibile una monografia, a cura di Angela Vettese e dedicata al lavoro di Stefano Alienti, protagonista della nuova arte italiana. Lisa Parola' Guarene Arte Palazzo Re Rebaudengo, Guarene d'Alba; sabato e domenica 10/12 e 15/19 o su appuntamento telefonando allo 011/5625536. MURAZZI DI NOTTE TRA ARTE E MUSICA Notte d'arte e musica ai Murazzi. Il 26 settembre, dalle 21 a notte fonda, prende il via il progetto «Arcate Art Fabrica», organizzato dall'associazione Zenit e Musica 90 con i critici d'arte italiani Gail Cochrane, Giorgio Verzotti e Angela Vettese. Le arcate 18-20-22 ospiteranno due installazioni. Le gigantografie in bianco e nero di immagini della periferia cittadina realizzate dalla coppia torinese Botto & Bruno e un incastro di putrelle metalliche del milanese Marco Mazzucconi. Nello stesso spazio sarà presentata una collettiva di video di giovani, dall'Italia agli Usa, con immagini di: Boggio Sella, Bag, Gordon, Landers, Bulloch, Fleury e un film a otto mani realizzato dagli artisti Emin, Starr, Wearing e dal critico londinese Freedman. E accanto all'arte la musica, a cura della Feel Good Production, collettivo di Alba. La notte continuerà con un evento, «Indian Vibes Orientai psychedelic party» con il dj londinese Nelson Dilation. Contaminazioni di musiche techno e suoni asiatici immersi in un'atmosfera Anni 60 con lampade oleografiche e video prodotti dai Giovanotti Mondani Meccanici. Info: 8395607. [1. p.] (Sopra: «English Rose» dal film di Tracey Emin) INVITO A SCOPRIRE JULIAN BECK PITTORE Juhan Beck. Il pubblico di tutto il mondo lo ha conosciuto bene e s'è appassionato di lui quando, alla fine degli Anni Sessanta, metteva in scena le straordinarie performance del mitico Living Theatre. Pochi, però, sapevano che il fondatore del più conosciuto e amato gruppo 4'avanguardia teatrale del mondo è stato anche pittore. E' stato, perché Beck è morto nel 1985, a sessant'anni. Per far conoscere questo aspetto meno noto di Beck, la Galleria Figure inaugura venerdì 26 settembre un'interessante retrospettiva. Nel neonato spazio espositivo di via Grassi 12, il gallerista Giancarlo Pagliasso presenta una ventina di lavori realizzati da Beck tra il 1945 e il '60. Sono disegni e dipinti (due riprodotti qui a destra) che documentano due momenti distinti della ricerca pittorica dell'artista newyorkese. Un primo nucleo di opere è caratterizzato da una ascendenza ancora informale, che risente dell'action painting. Mentre nella seconda parte della mostra scopriamo un Beck precursore della Pop Art e di Andy Warhol. [g. e] Jullan Beck Galleria Figure, via Grassi 12 Da martedì a sabato 16,30-19,30 Fino al 15 ottobre.

Luoghi citati: Alba, Danimarca, Guarene, Inghilterra, Italia, Piemonte