«La Proiezione civile ci ha abbandonati» di R. Cri.

Barberi cor^erma: carenti i piani di emergenza. Caccia agli sciacalli che lanciano allarmi di nuove scosse Barberi cor^erma: carenti i piani di emergenza. Caccia agli sciacalli che lanciano allarmi di nuove scosse «la Proiezione civile ci ha abbandonati» Accuse dai Comuni, ma ora si teme l'arrivo della pioggia ASSISI. E' il giorno della rabbia dei sindaci. Dopo le accuse mosse da Franco Barberi (il sottosegretario alla Protezione civile ha denunciato le carenze dei piani di emergenza di molti Comuni e interferenze politiche nella gestione dei soccorsi), arrivano risposte dure. «Per quanto riguarda il mio Comune - dice il sindaco di Assisi Giorgio Bartolini - già nel '90 abbiamo varato un piano per la protezione civile, e le nostre piazzole hanno tutto quello di cui si ha bisogno in questi momenti. E' la Protezione civile che è mancata». Da Foligno arrivano le stesse parole, la stessa rabbia. «E allora diciamolo chiaro una volta per tutte - afferma il sindaco Maurizio Salari -: la Protezione civile ci ha lasciato, già il giorno dopo il sisma, per 12 ore soli senza darci una roulotte». Nel definire l'accaduto «ingiustificabile e scandaloso», il sindaco ha poi riaperto il capitolo dei prefabbricati: «Hanno detto che vogliono darmi i prefabbricati che erano stati destinati all'Albania. Mi diano pure quello che vogliono, ma me lo diano in numero sufficiente e al più presto. E' una corsa contro il tempo. Una corsa persa, ma dobbiamo provarci». Anche il presidente dell'Anci, l'associazione dei Comuni, Enzo Bianco si unisce alla protesta: «Esiste il tempo per polemizzare e il tempo per operare. Questo è U tempo di rimboccarsi le maniche e lavorare». Barberi controreplica ai sindaci. Il sottosegretario alla Protezione civile smorza i toni, ma ribadisce le accuse: «Non ho polemizzato con i sindaci, per la loro collaborazione, che c'è stata ed è risultata positiva. Abbiamo perso alcune ore a capire dove mettere tendopoli e roulottopoli e questo perché in tutta Italia non viene rispettata la direttiva che il ministro Zamberletti mandò ai sindaci dei Comuni sismici nel 1987. Non è un discorso che riguarda il singolo sindaco, ma tutta l'Italia». «Le risposte di alcuni sindaci - aggiunge Barberi - sono state fuori misura. Qualcuno ha detto: "Non abbiamo visto la Protezione civile". Ma la Protezione civile siamo tutti noi: Stato, Regioni, e anche i sindaci». Barberi è poi passato a chiarire il problema delle «interferenze politiche» nella gestione degli aiuti. «Mi riferivo - spiega - a un singolo episodio: quello di Nocera Umbra». Sulle presunte pressioni, l'onorevole Maretta Scoca (ccd) ha presentato una denuncia alla procura della corte d'appello di Perugia. Parlando dell'emergenza ancora in atto in Umbria e Marche, il sottosegretario lancia poi un allarme: «Se arriva una nuova emergenza, non abbiamo materiale per fronteggiarla». 1 posti letto allestiti finora sono 28.376. Un altro timore riguarda le condizioni del tempo: un peggioramento avrebbe conseguenze drammatiche sulle persone accampate e il cielo su Fabriano ieri era coperto dalle nubi. Anche il ministro dell'Interno (con delega alla Protezione civile) Giorgio Napolitano invita a mettere da parte le polemiche. «Disfunzioni e malintesi - spiega - non debbono mettere in ombra la portata dello sforzo compiuto». Ieri è stato anche il giorno dei funerali dei due frati uccisi dal crollo del tetto della basilica di San Francesco. «Sono morti abbracciati», ha rivelato il ministro generale dell'Ordine Francescano padre Agostino Gardin. In un estremo tentativo di proteggere il suo giovane allievo Zdaislaw Borowiec, padre Angelo Api ha l'atto scudo con il suo corpo alla violenza del crollo. E intanto è scattata la caccia agli «sciacalli» che, su una Fiat «Uno» grigia con lampeggiante giallo, girano nel Folignate e a Fabriano annunciando con un megafono l'arrivo di una prossima forte scossa. Il capo del dipartimento della Protezione civile Andrea Todisco ribadisce che «non ci sono fondamenti scientifici sulla possibilità che si verifichi un tale evento e va perseguito chi provoca il panico tra la popolazione». Si sospetta che le persone che stanno girando su quest'auto si spaccino come volontari per essere creduti e poter compiere atti di sciacallaggio sui beni lasciati incustoditi. [r. cri.]