Berlusconi a giudizio per il parco di Macherio di Susanna Marzolla

«Non mi fido di quei giudici», dice l'ex ministro Il gip ha concesso il rinvio. L'accusa: frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita Berlusconi a giudizio per il parco di Macherio La difesa: mirano al discredito del Cavaliere MILANO. Nuovo rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi. Questa volta i reati contestati sono frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita: il tutto per l'acquisto di terreni confinanti la sua villa di Macherio; in «nero» e, secondo l'accusa, anche con la creazione di una plusvalenza miliardaria. Tesi cui si oppone la difesa di Berlusconi che parla invece di «ragioneria giudiziaria che trasforma la partita doppia in aritmetica mirata al discredito». Con la decisione di ieri presa dal gip Fabio Paparella, salgono a quattro le vicende per cui Berlusconi viene o sarà processato. Sono in corso infatti i processi per le tangenti che secondo l'accusa sarebbero state pagate dalla Fininvest alla Guardia di Finanza e per i soldi che sarebbero finiti dalla Ali Iberian (sempre Fininvest) a Bettino Craxi. Il 20 ottobre comincerà il processo per un falso in bilancio imputato alla società cinematografica Medusa e i! 21 gennaio dell'anno prossimo sarà la volta di questa vicenda di Macherio. Ma non è finita; la procura ha chiesto altri due rinvìi a giudizio: peruna presunta corruzione di alti funzionari dell'intendenza di Finanza (udienza preliminare il 9 ottobre) e per i soldi che sarebbero stati pagati in nero per l'acquisto del calciatore Gianluigi Lentini (udienza il 27 novembre). E ancora: Berlusconi resta comunque indagato per il falso in bilancio «complessivo» della Fininvest e nell'inchiesta che coinvolge Cesare Previti e il giudice Renato Squillante. In questo bilancio giudiziario la storia di Macherio sembra di secondaria importanza. Non fosse perché coinvolge un bene cui Berlusconi tiene molto: cioè la villa «Belvedere Visconti» che sta a Macherio, in Brianza, non lontano dalla sua «sede» di Arcore. In questa villa, magnificamente restaurata, vive la sua famiglia. Era per avere il parco ancora più grande che nel '90 Berlusconi si decise ad acquistare terreni confinanti, con cascina compresa, di proprietà della famiglia Erba. Prezzo dichiarato al fisco: 575 milioni. In realtà molto di più: 4 miliardi e 398 milioni. Pagati, secondo l'accusa, «in nero»; tanto che gli Erba preferiscono chiudere la faccenda ricorrendo al condono fiscale. Per Berlusconi le cose sono assai più complicate. Perché per avere quei terreni ricorre ad un giro assai complesso: vengono acquistati da una società chiamata Buonaparte II (che ha un capitale sociale di neppure 30 milioni) e di cui fanno parte sette soci; le quote di questa Buonaparte II vengono a loro volta acquistate dall'Immobiliare Idra per un prezzo di 5 miliardi e 428 milioni. Il tutto con un giro ancor più complicato da un finanziamento della Istifid (la banca interna della Fininvest) e con la comparsa di quei famosi libretti al portatore che - secondo la procura - altro non erano che un deposito di «fondi neri». Da questo giro l'accusa, per il Cava¬ liere, di aver evaso il fisco, di aver falsificato il bilancio delle sue società e di essersi «indebitamente appropriato» di un miliardo e 30 milioni (la differenza tra i soldi pagati effettivamente per i terreni e quelli pagati dall'Immobiliare Idra). Accusa estesa a vario titolo ad altre tredici persone rinviate a giudizio assieme a lui: sei «prestanome», tre amministratori o sindaci dell'Idra, e quattro suoi collaboratori già comparsi in varie inchieste (Giancarlo Foscale, Salvatore Sciascia, Giuseppe Spinelli, Livio Gironi). Polemici sul rinvio a giudizio i legali di Berlusconi, Ennio Amodio e Giuseppe De Luca. Contestano le cifre: «Pm e gip - scrivono in un comunicato - ritengono che Silvio Berlusconi abbia fatto l'affare del secolo inducendo una sua società a rimborsargli Lit. 4.481.585.000 dopo che egli aveva versato ai venditori dei terreni di Macherio Lit. 4.398.000.000 oltre agli oneri accessori. Dove sono i miliardi di profitto?». Parlano di cifre diverse scoperte nelle indagini e concludono: «Nel suo provvedimento il gip afferma che il processo davanti al tribunale si rende necessario per superare le divergenze tra le somme indicate nei capi di imputazione e i dati contabili che risultano dalle carte raccolte nelle indagini. E' sorprendente che un processo venga celebrato solo per porre rimedio alle sviste dell'accusa». Susanna Marzolla Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi A sinistra: la villa di Macherio

Luoghi citati: Arcore, Macherio, Milano