Mugello, Gabibbo «quarto uomo»

Mugello/ Gabibbo «quarto uomo» «Più populista di Di Pietro, più calvo di Curzi, più rosso di Ferrara» Mugello/ Gabibbo «quarto uomo» Scende in campo e si becca la prima querela FIRENZE. Si è candidato sabato, e ieri si è preso la prima querela. Succede al Mugello, dove le cronache elettorali sono ormai al limite del surreale. Andiamo con ordine. La grande lotta nel collegio senatoriale di Firenze 3 ha da ieri un nuovo protagonista, Gero Caldarelli, l'attore che dà vita al Gabibbo, il fortunato personaggio di Striscia la notizia. Cardarelli ha fondato il partito del Gabibbo e ieri si è presentato in costume di scena a Scarperia, per raccogliere le mille firme indispensabili alla presentazione della lista (ne ha ottenute soltanto 39, ma in compenso ha firmato centinaia di autografi), si è presentato con uno slogan d'attacco, coniato dall'autore di Striscia Antonio Ricci: «Più populista di Di Pietro, più calvo di Curzi e certamente più rosso di Ferrara. Se proprio dovete votare un gabibbo, votate quello vero...». Una battuta che ha mandato su tutte le furie Franco Corbelli, l'ex portavoce di Sgarbi che è sceso in lizza per il rinato partito liberale. «Ho presentato querela - ha detto Corbelli, già noto per essersi vestito da fantasma alla presentazione di Di Pietro alla Versiliana -. Mi ritengo offeso e diffamato dalla volgare battuta di Antonio Ricci. Gabibbo vuol dire sciocco. Ma sciocco sarà lui, i suoi pupazzi e chi lo circonda, lo blandisce e lo venera come una divinità, non certo il sottoscritto, impegnato da venti anni in battaglie umanitarie, di libertà, legalità, verità e giustizia, accanto e in difesa dei più deboli, degli emerginati, dei bisognosi e degli ammalati...». Immediata la reazione del clan Ricci: «Gli consiglio di andarsi a comperare un vocabolario italiano-genovese», dice l'autore Lorenzo Beccati, che aggiunge una dotta spiegazione storica: «L'appellativo di Gabibbo ha origine tra la fine del Quattrocento e l'i- nizio del Cinquecento, quando a Genova cominciarono ad arrivare arabi dal Nord Africa per lavorare nel porto. La gran parte di loro si chiamava Habib, da cui Gabib e Gabibbo, parola che veniva usato al posto di amico per richiamare l'attenzione degli arabi. Sciocco, in genovese, si dice besugo, non Gabibbo...». L'epica lotta Gabibbo-Corbelli, ieri, ha messo un po' in ombra gli altri candidati al seggio che fu di Pino Arlacchi. Stranamente silenziosi Antonio Di Pietro e Giuliano Ferrara, dal Mugello aretino si è alzata solo la voce di Sandro Curzi: «Chiamatemi pure ex direttore di Telekabul - ha detto -. Quell'appellativo lo ha inventato proprio Ferrara. E da quando lo ha fatto, la mia audience si è impennnata e non è più scesa». [r. i.] Il Gabibbo in piazza ieri a Scarperia accompagnato dalle «veline» del programma «Striscia la notizia»

Luoghi citati: Ferrara, Firenze, Genova, Nord Africa, Scarperia