Un'arma misteriosa contro il leader di Hamas di Aldo Baquis

Arrestati dopo un inseguimento gli aggressori, due «turisti canadesi». Per gli islamici «sono del Mossad» MEDIO ORIENTE Arrestati dopo un inseguimento gli aggressori, due «turisti canadesi». Per gli islamici «sono del Mossad» Un'arma misteriosa contro il leader eli Hamas Colpito con un oggetto ad Amman cade in coma, intossicato TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Il capo dell'ufficio politico di Hamas Khaled Mechaal è ricoverato in stato di coma in un centro medico di Amman dopo essere stato assalito giovedì mattina nel centro della città da due «turisti canadesi» che secondo il Movimento di resistenza islamico sono in realtà agenti del Mossad, il servizio di spionaggio israeliano. Giovedì Hamas ha subito minacciato ritorsioni antiisraeliane, anche se in un primo tempo le autorità giordane ritenevano che il dirigente islamico fosse stato vittima di un semplice alterco. Ieri, con il degenerare delle sue condizioni di salute (dovute a un misterioso avvelenamento del sangue) il ministro giordano dell'Informazione Sair Motaweh ha riconosciuto che si è trattato di un attentato. «I due turisti canadesi sono sotto inchiesta», ha aggiunto. L'aggressione a Mechaal - uno dei più importanti esponenti politici di Hamas, stretto collaboratore del leader Mussa Abu Marzuk - è avvenuta sulla porta del suo ufficio nel quartiere di Tlaa al-Ah dove di prima mattina l'uomo si apprestava ad entrare accompagnato da tre dei sette figli. Testimoni oculari hanno riferito che i due «turisti canadesi» lo attendevano al varco: al suo passaggio uno di essi lo ha aggredito alla nuca con uno strumento elettrico che gli ha prodotto convulsioni durate circa tre minuti. Le guardie del corpo sono subito intervenute riuscendo a bloccare un «turista» a cui hanno rotto gli occhiali. I due canadesi so¬ no riusciti tuttavia a fuggire a bordo di una Hyundai, seguiti a forte velocità dalle guardie del corpo di Mechaal che nel frattempo si era riavuto e sembrava in buone condizioni di salute. La convulsa operazione non si era ancora conclusa: a un chilometro di distanza la Hyundai si è fermata per alcuni istanti per far scendere i due «turisti» e ha ripreso la corsa. Le guadie del corpo di Mechaal li hanno scorti e li hanno aggrediti. Attirato dal trambusto, un poliziotto ha riferito alla centrale di polizia di Amman dell'«alterco» in cui erano rimasti coinvolti i due «turisti canadesi». Alcune ore più tardi, nel suo ufficio, Mechaal è stato però colto da conati di vomito e da giramenti di testa ed è stato ricoverato nella Città medica, di Amman. A questo punto anche re Hussein si è preoccupato per le possibili ripercussioni politiche del caso e ha chiesto che il dirigente pale¬ stinese fosse esaminato da un medico di sua fiducia del centro medico Mayo di Rochester (Minnesota). Questi ha notato difficoltà respiratorie e un misterioso avvelenamento del sangue che richiederà approfondite analisi. Nel frattempo i servizi segreti giordani hanno appreso che i due turisti canadesi erano in Giordania da oltre un mese: un periodo ritenuto eccessivo in un Paese che oltre alle bellezze di Aqaba e di Petra ha poco da offrire. Lo strumento elettrico in loro possesso è pure giunto nelle mani degli esperti giordani che cercano adesso di stabilirne le proprietà. Secondo Abdallah Akayleh, un deputato del Fronte di azione islamica che ieri ha visitato il dirigente di Hamas in ospedale, Mechaal è in stato di coma e necessita assistenza respiratoria. Il suo schieramento politico non dubita che dietro la misteriosa aggressione ci sia il Mossad israeliano: Akayleh ha chiesto ieri a re Hussein di impedire con decisione «le attività terroristiche di Israele in Giordania». Aldo Baquis

Persone citate: Abdallah Akayleh, Khaled Mechaal, Marzuk, Mayo

Luoghi citati: Amman, Giordania, Israele, Medio, Minnesota, Rochester, Tel Aviv