Dolore per le vittime, ma non andrà a Assisi di R. Cri.

Roulottes, tende e vagoni ospitano 20 mila sfollati. Prodi: stanziamo 856 miliare IL PAPA Dolore per le vittime, ma non andrà a Assisi BOLOGNA. Le prime parole del Papa a Bologna sono state per le vittime del terremoto. Ma Giovanni Paolo II non si recherà in pellegrinaggio sui luoghi del terremoto: la decisione è stata presa ieri mattina, alla fine di una riflessione che si è protratta a lungo nell'entourage papale, e dopo aver valutato, con il governo italiano, l'opportunità di una visita. Giovanni Paolo II lascia Bologna nel pomeriggio di oggi; in teoria sarebbe stato possibile compiere una sosta in un aeroporto umbro. Ma in seguito si è pensato che il gesto, in una situazione ancora confusa e difficile, avrebbe potuto rendere più diffìcile l'attività di quanti stanno lavorando per dare riparo e conforto ai senza tetto. Wojtyla è arrivato in Piazza Maggiore, dove lo attendevano Prodi, il sindaco Vitali e i cardinah' Biffi e Martini. Ha pronunciato un primo paragrafo di saluto, e poi ha «capovolto» l'ordine del discorso. Le parole di dolore per la sciagura erano al fondo dell'allocuzione, il Pontefice le ha trasferite all'inizio. «Non posso in questo momento - ha detto - non rivolgere un pensiero affettuoso alle care popolazioni dell'Umbria e delle Marche, colpite ieri da un terremoto che ha prodotto danni incalcolabili alle persone e agli edifici», [r. cri.]

Persone citate: Giovanni Paolo Ii, Prodi, Wojtyla

Luoghi citati: Assisi, Bologna, Marche, Umbria