Rapina in ospedale con finto sequestro

Rapina in ospedale con finto sequestro Rapina in ospedale con finto sequestro «Abbiamo tua madre in ostaggio, apri la cassaforte» «Abbiamo preso tua madre in ostaggio. Ti conviene fare ciò che ti chiediamo». Con una minaccia, più tardi rivelatasi falsa, e disarmati, tre uomini, ieri, hanno costretto la responsabile dello sportello bancario Crt, interno all'ospedale San Luigi di Orbassano, ad aprire la cassaforte. Hanno portato via un ricco bottino: 285 milioni in contanti che sarebbero serviti per pagare lo stipendio dei dipendenti dell'ospedale. i id pEliana Cizi, 36 anni, residente a Rivalta, responsabile dello sportello Crt, è stata avvicinata mentre arrivava al lavoro: uno sconosciuto l'ha presa sottobraccio, mentre scendeva dal pullman, alle 8 e un quarto. «Fai finta di niente e sorridi - le ha detto -. Abbiamo sequestrato tua madre. Se vuoi che non le venga fatto del male, devi collaborare». La donna, spaventata, ha seguito le istruzioni del malvivente. La coppia, sempre a braccetto, è entrata in ospedale. La Cizi ha aperto l'ufficio bancario, ma la cassaforte a tempo era anco- L'ospedale San Luigi di Orbassano assaltato dai banditi ra chiusa. «Non c'è fretta, stai tranquilla. Continua a fare come se nulla fosse», le ha ordinato il bandito. Un secondo uomo, intanto, stazionava alla porta della banca. All'arrivo del cassiere, pochi minuti più tardi, è penetrato anche lui nell'ufficio. La Cizi e il suo collega hanno dovuto at¬ tendere un infinito quarto d'ora: quando alle 8,30 s'è aperta la cassaforte i due complici hanno prelevato il denaro e lo hanno occultato in un sacco della corrispondenza. Con passo tranquillo hanno lasciato l'ospedale e sono fuggiti su una Lancia Thema, risultata rubata, guidata da un terzo uomo. Solo dopo la fuga dei banditi è stato dato l'allarme. La Cizi, scioccata, ha avuto, in parte, modo di tranquillizzarsi: sua madre stava bene e nessuno l'aveva avvicinata. In ospedale, invece, è scoppiato il caos. Lo sportello bancario chiuso per rapina ha mandato in tilt gli utenti che avevano necessità di pagare i ticket. Non solo: un disagio anche per i dipendenti del San Luigi che dovevano ritirare lo stipendio e ora dovranno attendere lunedì. «In un primo momento ci siamo scusati con il pubblico e l'abbiamo indirizzato ai punti gialli, sportelli bancomat dove è possibile effettuare i pagamenti - spiegano dall'ospedale . Purtroppo due dei quattro punti gialli erano fuori servizio e s'è creato lo scompiglio. Per arginare la situazione sono stati effettuati esami, senza richiedere il ticket: i pazienti hanno lasciato i loro dati e provvederanno ai pagamenti nei prossimi giorni». Carlotta Oddone ca) offrivano un supporto alle manifestazioni che venivano finanziate attraverso le stesse Apt. Ma non era vero. Le Aziende si limitavano a pagare le fatture presentate dalle ditte mandate dall'assessore». Aggiunge Cavaliere: «Con questo sistema centinaia di milioni sono stati spesi senza ricorrere alle gare d'appalto, come invece imponevano le regole». Cavaliere conclude con una battuta che adombra responsabilità dell'intera giunta: «Ora si pone un interrogativo. Ma la gestione non era collegiale? E se è così, Ghigo dov'era?». Angeleri ha sempre respinto le accuse. «E' tutto falso. Chiarirò ogni cosa al magistrato», ha sempre replicato. La prossima settimana dovrebbe concludere la commissione nominata dalla giunta per esaminare gli atti amministrativi dell'assessore. «Candle in the wind»

Persone citate: Angeleri, Carlotta Oddone, Ghigo

Luoghi citati: Orbassano, Rivalta